giovedì 19 luglio 2007

grugno

Come noto, nell'ultimo periodo sono costretto ad utilizzare i mezzi, a causa di quel figlio di nessuno che mi ha rubato la bici. Nota di servizio per il simpatico figlio di nessuno: "era la mia bici, Stronzo! Ti auguro che ti prenda solo un decimo delle maledizioni che ti ho tirato, così soffrirai. Non ti auguro la morte, solo di finirmi tra le mani. Sono anni che non picchio nessuno, ma si può ricominciare, stronzo!".

Sui mezzi mi capita di osservare quel mondo vittima consapevole dell'atm e sono nati dei pensieri.
Sull'autobus-metro-tram, se vedete qualcuno imbronciato che si finge duro(chiaro atteggiamento difensivo),guarda male tutti e si rintana nel suo angolino: è certamente italiano!
"Senti chi parla!" potrebbero dire quelli che mi conoscono bene, a ragion veduta... Proprio perché ho avuto questo atteggiamento a lungo, mi è saltato all'occhio, osservando il mondo. Come ho scritto, sto dando un cambio radicale alla mia vita e uscire dalla timidezza e dall'insicurezza è il primo passo(oltre a smettere di fumare). Al fine di raggiungere tale scopo, sto provando anche risultare gioviale (persino sui mezzi...).Un buon modo è ascoltare musica allegra che predisponga bene verso il proprio prossimo (oggi avevo Gaber nelle orecchie, ad un certo punto sono scoppiato a ridere sulla 67. Mi guardavano malissimo...).
Osservando ho notato questa caratteristica dell'italiano medio. è noto che la nostra coscienza di popolo è sparita, insieme alla parte onesta del superego, ma siamo arrivati ad un livello allucinante. Per assurdo, guardano peggio i loro concittadini, rispetto agli stranieri (poi vanno a casa e ostiano contro gli immigrati; tipico atteggiamento italiota).
Il motivo? Secondo me, perché non ci fidiamo dei nostri simili, uccisi dai preconcetti contro gli italiani...Non a caso ci facciamo la guerra tra noi e lasciamo che chiunque altro faccia i propri comodi...
Ho notato che quelle facce da rugby erano italiani, quando ho beccato il solito gruppo di cinesi allegri (sono fenomenali, ridono sempre... cazzo avranno da ridere?). In quel momento mi sono guardato intorno ed ho notato che quasi tutti quelli che parlavano, non favellavano in italico.
Mi chiedo come siamo arrivati così in basso. Possibile che non ci si possa più fidare del proprio vicino? Una persona con cui condividiamo la cultura, la storia, la lingua e(molto probabilmente) larghi tratti del genoma è quella di cui diffidiamo. La cronaca e la politica danno certamente ragione a chi si chiude in se, ma è l'atteggiamento più sbagliato; l'ho provato sulla mia pelle.
Forse dovremmo aprirci di più per scoprire che il mondo è meraviglioso. Magari, cercando in noi, potremmo trovare quello che crediamo perso negli altri e diffonderlo. Le opzioni sono migliaia, certamente abbiamo intrapreso la via sbagliata. Oggi sono i mezzi e gli italiani, domani potremmo essere tutti (inteso come umani).
Speriamo di no, altrimenti diventerebbe proprio un mondo di merda...
Marco

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