Il 2009, per come è iniziato, rimarrà nella storia, almeno per me.
K è la ragazza di cui mi ero innamorato, malgrado non corrisposto. Lei ha smosso alcune corde che credevo perse e mi ha riportato, a sua insaputa, alla vita. Non le dirò mai queste cose perché, ormai, ho messo una pietra sopra ad ogni possibilità di storia e ogni discorso sarebbe futile.
Con J è diverso. È partito tutto come amicizia virtuale; la voce delle mie serate che mi ha ricordato cosa significhi essere me. Fatalità vuole che lei si sia presa la cotta per me e, posso giurarlo, se non fosse per la situazione e per i Km che ci dividono, ne sarei più che felice.
In tutto questo devo ricordare le donne delle mia vita che, a modo loro, hanno saputo smuovermi, arricchirmi, farmi cresce e farmi male (anche quello fa parte del gioco).
Ora mi trovo in una situazione assurda, schiacciato da mille pensieri. La prima è mia compagna di corso, quindi mi toccherà vederla due volte alla settimana e, in cauda venenum, ci andrò in ferie; della serie spariamoci nei coglioni perché è bello... J ha una relazione fissa, abita a casa di dio ed è vagamente più grande di me: tutto ciò complica non poco...
A questo punto sto rischiando di rovinarmi le ferie e di far soffrire una persona.
Ma perché devo sempre finire in situazioni assurde?
Marco Drvso
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