lunedì 18 giugno 2007

distanze

Perché molti di noi vivono di preconcetti nei confronti del prossimo (io compreso)?
Perché, sempre più spesso, si vive nella paura del prossimo? Si teme di essere rifiutati, incompresi, allontanati, etc. Si teme la violenza, l'odio...
Per tutto questo indossiamo maschere. Maschere antipatiche a no stessi che ci nascondono al mondo. Essenze che celano la nostra vera natura dietro ad un velo che possiede una seconda faccia, quella rivolta a noi.
Quella che rivolgiamo al mondo può essere funzionale, inconscia, in ogni caso non la vediamo. Noi siamo testimoni di quella che rivolgiamo a noi stessi, la maschera peggiore, la menzogna che usiamo per giustificarci.

Urge una precisazione: sto scrivendo in una specie di "noi impersonale", perché credo che il discorso riguardi anche altri, al di fuori del sottoscritto; se così non fosse, sono contento per voi.

A volto scoperto ci si copre di veli per nascondere ciò che siamo, invece quando il volto è coperto, esce la nostra vera natura. Non ricordo se era Twain o Wilde che disse "Datemi una maschera e saprete chi sono".
In questo gli attori (e soprattutto l'attore che legge questo blog, di cui non faccio il nome) possono darmi ragione, mostrando quanto di loro c'è nel personaggio che interpretano sul palco, rispetto a quello interpretato nella vita. Parlo agli attori, perché meglio di altri sanno riconoscere i personaggi inconsci e quelli preparati.
Avevo iniziato a rendermi conto di questo al corso di recitazione ed avevo approfondito in psicoanalisi (lo consiglio a tutti coloro che vogliono intraprendere un cammino di introspezione) e la conferma è arrivata proprio con questo blog.
In queste pagine metto a nudo ciò che sono, senza mostrare il mio volto. Rileggendo i post, sono molto più veri, di tante parole sprecate vis a vis. Ecco la maschera che mi mostra ciò che sono.
Questa mattina, ad esempio, come al solito mi sono imbruttito nella mia rappresentazione del antipatico ad oltranza, una parte fastidiosa per me ed il mondo, ma che non riesco ad evitare. Notavo anche il mio comportamento al lavoro: nel precedente posto, il mio atteggiamento era diametralmente opposto. perché? Boh! Dopo tutto questo, mi ritrovo a parlare delle distanze tra le persone....

C'è bisogno di lasciarsi tutti andare, se vogliamo rendere migliore questo mondo. Smettiamo di temerci e cominciamo ad amarci

1 commento:

Anonimo ha detto...

bella l'ultima frase... continua così!! di certo sfogare i propri pensieri su uno schermo può essere una buona "cura" per l'animo !!
ELE LA SVALVOLATA