sabato 23 giugno 2007

revolution!

Da quando ho cominciato ad utilizzare internet in maniera adula e responsabile (cioè, non solo per: farmi seghe, vedere filmati idioti, scaricare musica, etc), cioè il giorno che ho aperto questo blog ed ho iniziato a navigare tra i blog altrui, mi sono reso conto del mondo che cambia.

Per anni siamo stati in ostaggio delle grandi case produttrici di SW (microsoft ed apple in testa), obbligati a comprare da loro i programmi, sovente a cifre inaccettabili per un privato. Indubbiamente Sw di qualità che vale i soldi che costa (almeno, fino al giorno in cui scopri che il 30% dello spazio che occupano sono solo cazzate... non entro in merito, perché ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia).
Stesso ragionamento vale per l'informazione. Non sparlerò dell'informazione in Italia, è troppo facile.

Parliamo di Internet (il figlio difficile dei militari...), del Web (la grande intuizione di Berners-Lee), di open source (la nemesi di grandi produttori), della libera informazione (l'incubo dei governanti).
Si può essere aggiornati, senza passare attraverso i filtri censori o propagandistici dei principali media. Quando c'è una notizia interessante (ottenuta tramite feed sui siti prescelti), si può confrontarla su diversi canali informativi, anche stranieri (insomma, è ora di imparare il cazzo di inglese). Avendo tempo da impegnare, si possono visitare siti di controinformazione, spesso baluardo di informazione libera (altrettanto di boiate colossali; lo spirito critico è d'obbligo!). Quando si parla di informazione, è da intendersi "a tutto tondo", si possono reperire informazioni dall'ultimo fatto di cronaca, ai testi di Erodoto...
Il SW è un altro grande universo che si sta evolvendo, grazie ai programmi gratuiti che si sviluppano in rete, da comunità (o comunity) di programmatori ed utilizzatori. Dove trovano i soldi? Semplice: spazi pubblicitari sui loro siti, vendita di merchandising (tipo le magliette di mozilla) e assistenza tecnica alle imprese. In genere, i programmi sono gratis solo per i privati (come è giusto che sia), comunque i costi sono talmente esigui da risultare molto competitivi.
Questi sono due esempi di come la rete stia diventando qualcosa a metà strada tra la vera democrazia ed il socialismo reale. Tutti hanno diritto di parola e tutti possono contribuire in questo enorme sforzo collettivo di unificazione delle genti. Si possono trovare persone di continenti, religioni (etc) diverse che collaborano insieme verso lo stesso scopo; magari solo una patch per un videogioco, ma il mare è fatto gocce, o sbaglio?
In molti cercano di porre un freno a questo, eclatante è il caso della Cina, senza risultati. Altri provano a screditare questo mondo numerico, inserendo errori nel sistema o altri sistemi occulti (siti d'informazione fasulla, virus e quant'altro). è impossibile fermare la rete, è come un fiume in piena che travolge tutto.
L'unico limite è la traiettoria che prenderà questa massa in movimento. C'è il serio rischio che i buoni di oggi, divengano i cattivi di domani, monopolizzando la rete. Un esempio tra tutti, google. Sono uno degli utilizzatori più affezionati di questo motore di ricerca (se così si può ancora chiamare), non a caso la mia casella di posta, metà dei servizi che sfrutto (tra cui il blog qui presente) è roba sua. Per fortuna la massa è fatta di miiaia di utilizzatori, che al momento buono sanno cambiare traiettoria da soli (e Gates lo sa bene...).
Se un domani esisterà un pianeta nazione, ne sono certo, la lunga marcia sarà passata nelle autostrade informatiche. Nei piccoli blog, nei programmi liberi, nei forum, nell'immensa jungla di siti, si alimenta il germe di quello che sarà il domani.
Proprio per questo, invito a dare un'occhiata a questa petizione, atta ad evitare una delle solite cagate all'italiana www.petitiononline.com/wmaxfree/

Drvso

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