lunedì 2 luglio 2007

Un po' di qualunquismo populista

Di questi tempi va molto di moda, non potevo mancare...

Sarebbe troppo semplice sparare a zero sui politici, ho voglia di qualcosa di più corposo.
Potrei commentare i fatti che hanno coinvolto i vigili di Milano ed alcuni ambulanti sud americani (credo), però dire che uno straniero può fare quello che vuole (il fatto in questione è stato definito la nuova Paolo Sarpi), che solo gli italiani onesti la prendono in culo, che basta essere nato altrove per avere ogni forma di tutela negata agli italiani; già detto da troppi e non è originale.
Potrei sparare a zero sui politici? come sparare sulla croce rossa, troppo semplice. Insultare la legge Biagi ed il precariato... no! Sarei di parte...
Inquinamento, traffico, siccità e alluvioni sono, come direbbe il correttore di word, logori e abusati.
Insultare il gossip? Non posso, è come lo sport, non ne capisco niente... Complimenti a Mika Brzezinski!

Non v'è argomento alcuno che non sia già stato discusso, analizzato, criticato, rivalutato, condannato, elogiato, rivisto, studiato, annusato. Neanche più il diritto di parlare di nulla! Sono gli argomenti per veri dotti moderni che intasano l'etere e la rete di inutilità, affinché il mediocre possa riempirsi la bocca. Ma al mondo cosa interessa della Franzoni, caro Vespa?
Ho paura di giornali e telegiornali, per quello che contengono.
Quando ero piccolo, mi dicevano di non accettare le caramelle dagli sconosciuti, potevano essere drogate (avessi mai trovato lo stronza che regala droga, mi è sempre toccato comprarla...); non toccare per terra, ti prendi le malattie; non guardare le stupide porcate in tv, segui programmi culturali... questo mi dicevano. Oggi, se avessi un figlio gli direi: fatti una sega in rete, ma non guardare il telegiornale! Non accettare informazioni dagli sconosciuti e non toccare cose abbandonate in metrò, potresti prenderti City: piuttosto drogati!
Il giovane che si fa il suo buon cannone e dice cazzate con gli amici, è molto più sano di quello che segue Studio Aperto.
Ieri ho visto il video di Grillo al parlamento europeo (che insieme a quello sui preti pedofili, e tanto altro, sembra non essere stato visto dai nostri giornalisti; poverini, hanno troppo da fare) ed ho iniziato a macinare qualcosa nel mio ridotto cervellino, all'inizio, lo ammetto, a fatica. Sembrava si fosse attivato qualcosa di fermo da tanto che necessitava qualche tempo per tornare in esercizio. Guardavo quel filmato e leggevo qualcosa tra le righe. Non era un messaggio subliminale e dubito che gli autori lo abbiano considerato; direi che è farina della mia mente bacata. Ho capito (mi si scusi la presunzione) che è solo colpa nostra. Di quanto sopra scritto, la colpa è tutta nostra. Noi permettiamo che accada.
Non lo facciamo per convenienza o cieca stupidità, ce lo fanno credere. Lo permettiamo perché siamo pigri e spaventati. Non andiamo dal nostro vicino per organizzarci ed andare in comune per far chiudere quel maledetto tombino aperto da anni davanti al portone di casa, perché chissà cosa fa il nostro vicino e se poi ci vedono con lui...? ci guardiamo tra noi come bestie impaurite che mostrano i denti per allontanare i pericoli inesistenti. L'italiano non ha paura di quello che ci raccontano, ha paura dei suoi simili. Siamo così abituati a pensare di vivere tra gli zozzi che consideriamo zozza ogni cosa o persona. In Italia non si fa la rivoluzione perché non sapremmo con chi farla... tutto ciò e deprimente. Siccome sono stato, vagamente, prolisso ti risparmio la tiritera sull'incomunicabilità, etc, su cui ho già scritto... e concludo con:
stanno organizzando il V-day (vaffanculo day), cosa giusta e merentoria. L'8 settembre si andrà in piazza per mandarci gli onorevoli, manager e tutta la cricca al potere. Avrei un suggerimento: perché non cominciamo a mandarci a cagare da soli, domani mattina davanti allo specchio (come insegna Sordi) ed iniziamo, tutti, ad aprire gli occhi e fare qualcosa per migliorare il nostro orto, senza aspettare il cronico principe straniero che ci salva?
Drvso
Ps
Per caso è scoppiata la moda dei commenti anonimi?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Egregissimo,
ancora un po' stralunato per una triste vicenda nel lontano celoriame, qui si nutre una certa pruderie per l'etimo eritrogiubbato. Rimembravo yankee da Jan, batavo per John. Hai putacaso null'altro da fare? A buon intenditore...

Concordiamo, del resto, nel tuo sbigottimento sull'anonimato. Donde tutto ciò?

Venendo però al tuo problema vitale che m'appare emergere dagli ultimi "post" (ti supplico di trovare tosto una variante indoeuropea che noi si possa scrivere senza doppie virgolette) ti suggerisco, così en passant, il mio fine quotidiano: andare a letto sereno con me stesso. Non dico felice (possono esserci eventi che ci rattristano), non dico tranquillo (idem che ci agitano), però i conti tra me e me devono tornare. Inutile specchiarti il mattino e anoagenterecapitarti. Fallo piuttosto la sera. Morgen ist auch ein Tag.

Salvete e buona giornata.

Drvso ha detto...

Shalom! (ho qualche problemino col tedesco...)
Yankee era, originariamente, rivolto agli abitanti del nord-est, sovente di origine olandese. Le origini sono da ricercarsi, secondo varie tesi:
1)dalla storpiatura di Jan-Kees, nome e cognome proprio molto diffusi nelle popolazioni olandese
2)Yancey paola di origine indiana (non so quale tribù) che indica i visi pallidi.
3)varie ancora da valutare.
Pare che il termine compaia in una missiva del 1780 rivolta a Oratio Nelson.
Concordo sull'abolire il neologismo tecnologico "post", purtroppo devo ancora valutare l'adatto significante italico che possa contenere un significato corretto ed una valida musicalità...
Vale!!!

Drvso ha detto...

più fonti, comprese quelle consultate all'epoca, confermano la presenza del termine già nella seconda metà del XVIII sec. Era usato come dispregiativo dagli inglesi nei confronti delle loro rivoltose colonie d'oltre oceano...