lunedì 23 giugno 2008

Le grandi scelte

(ovvero: dell'arte di incasinarsi la vita).

È un dato di fatto: non sono nato per fare il geologo. Mi prenderò la mia maledetta laurea (giusto per non lasciare a metà il lavoro) e mi butterò sulla mia vera passione!
Mi piace scrivere! Voglio fare questo nella vita! Magari arricchendo il lavoro con comunicazione grafica (mi sono riscoperto un disegnatore mediocre... un tempo pensavo di avere due mai sinistre...)!
Da tempo sto rimuginando su questa questione e mi sono reso conto che vivo, nella mia schizofrenia, in due universi paralleli: questo ed il mondo dei miei racconti.
Ora che il primo libro (quello che avevo messo sul blog, nessuno ha letto ed ora è stato tolto per modifiche radicali) finito, passerò al seguito (praticamente già pronto) e via tutti gli altri.
Nel rileggerli e sistemarli, mi sono reso conto di quanto siano pregni della cultura giapponese, assimilata tramite i cartoni animati... Credo di aver partorito un buon prodotto che potrebbe essere letto. Ora devo sistemarlo e lanciarlo.
Da sempre, sento dire che la differenza tra vincitori a vinti è nel modo in cui hanno inseguito il proprio sogno. Il mio è vedere i miei personaggi che iniziano a vivere nella fantasia degli altri, come accade per gli altri autori.
Infine, come scrisse Bukowski: “Dovevo fare una scelta: rimanere all’ufficio postale ed impazzire, oppure andarmene da lì, giocare allo scrittore e morire di fame. Decisi di morire di fame”.

Tutto questo per dire cosa? Che la vita è un grande boh e bisogna decidersi, prima o poi, a tuffarcisi dentro, inseguendo la meta, e prendersi i propri rischi.

Drvso

Ps
Dal mio contatore, risulta che gli ingressi stanno aumentando... peccato che in pochi lasciano commenti.....

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