(quando sono depresso scrivo... di questo passo arrivo alla Divina Commedia)
Riguardavo il faccione di gomma del divo silvio, mentre auspicava ottimismo, per uscire dalla crisi. La gente non arriva a fine mese e lui parla di ottimismo. I conti dello stato sono a pezzi a causa di una gestione insensata, e lui parla di ottimismo. Non vedo luminarie e negozi pieni, e lui parla di ottimismo. Un imbecille regala soldi alle banche che hanno creato la crisi, ne regala anche ad alitalia e alle solite voragini (tra cui il vaticano) che ingoiano il gettito fiscale italiano: le scuole crollano, gli ospedali vanno in malora, e lui parla di ottimismo. Migliaia di nuovi disoccupati, e lui parla di ottimismo. Pensionati che vanno a rovistare tra i resti del mercato, e lui parla di ottimismo.
Vedo tutto questo e mi torna in mente la canzone di Dario Fo che da il titolo al post. In fondo, aveva ragione:
"E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re. Fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam...".
Che cazzo avranno da piangere?
Che cazzo abbiamo da ridere?
Marco Drvso
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