Oggi ho seguito un interessante lezione sulla visione giapponese del mondo. Neanche a farlo apposta, si credono la razza superiore, discesa direttamente dagli dei. Razzismo talmente connotato da risultare esteticamente interessante, proprio per la sua peculiarità; in ogni cosa i giapponesi devono differenziarsi, pure nel peggio. Affrontando questo lato oscuro della cultura nipponica, nella mia mente sono passate le mille immagini dei cartoni che vedevo da piccolo e, come nella scena finale de "I soliti sospetti", ho capito tante cose.
Oltre alle visioni infantili, mi sono balzati in mente molti pensieri. Ho pensato a quei popoli che si sentono superiori per presunte qualità genetiche di razza pura, per supposta elezione divina, per millantata supremazia culturale. La storia ne è piena e tanto per citarne quattro, basti pensare a RoBerTo e alla sua vittima preferita...
Ad analizzarli attentamente, vediamo persone complessate che esaltano loro stesse, mortificando le loro vittime designate. Popoli chiusi su isole, consci che la loro cultura è una derivazione di culture ben più antiche e grandi; popoli ridotti in schiavitù e sottomissione dal conquistatore di turno (in certi casi bisogna riconoscere che la sfiga si accanisce); popoli che cercano di costruirsi una progenitura più nobile, rispetto alla barbarie da cui sorgono; popoli che cercano di ricordare un passato glorioso, a sua volta costellato di auto celebrazione, nel tentativo di cancellare origini più che umili. Che sia per un complesso di inferiorità, o per eccessiva autostima, nella storia umana in troppi si sono macchiati di tale colpa, dimostrandosi altro che superiori...
Comunque, ancora una volta si è dimostrato che tutto il mondo è paese e i difetti sono congeniti. Chissà se siamo veramente una specie così intelligente, come si millanta?
Marco Drvso
Nessun commento:
Posta un commento