domenica 7 dicembre 2008

Un abbraccio

In un mondo marcio, in cui è facile lasciarsi andare ad un pessimismo nichilista, è possibile incontrare qualcosa o qualcuna di bello per cui valga la pena.
C'è una persona che conosco da poco, che è riuscita a farmi battere il cuore. Una persona speciale, sotto ogni aspetto. Una ragazza di cui non è difficile innamorarsi. [Lo sto scrivendo io!]
Oggi ero da lei a studiare ed ho passato una giornata veramente bella. Ho avuto il piacere della compagnia di una persona; cosa rara di questi tempi riuscire a stare più ore con una persona, senza tediarsi. Un pomeriggio passato tra le mirabolanti avventure di マイク ミーラ e サントスさん e piacevoli chiacchierate, seguite da un'ottima cena giapponese.
Ciò che più mi ha colpito, della giornata, è stato il mio comportamento. Davanti a me avevo una ragazza meravigliosa (di testa e di fisico, dotata di tutte e 3 le C fondamentali), verso cui non nego di provare una forte attrazione, e non ero minimamente a disagio, né cercavo di apparire diverso. È nota la mia timidezza e, ancor di più, è rinomato il mio essere impacciato con le donne che mi ha portato alle migliori figure di merda, degne dell'antologia mondiale delle figuracce. Eppure, oggi ero semplicemente me stesso. [è negata con l'informatica, quindi so che non leggerà mai, purtroppo...]
A questo punto, Ale chiederebbe "allora, ci hai provato o no?". Agli amici e al blog non mento mai, la risposta è nì. Sì le ho detto, chiaramente senza giri di parole, che mi piace e le ho spiegato perché non ho superato un certo limite. Voglio perdermi su quelle labbra e profondare tra le sue braccia, ma voglio che tutto sia fatto bene. Come per un diamante di pregio, prima di incastonarlo in un gioiello è necessario carpirne l'essenza. Molto del suo fascino sta nello scoprirla lentamente, senza correre, perché ciò che è bello va goduto in ogni suo aspetto. Voglio andare con calma, perché questa volta mi sento di mettermi in gioco, come non mai. Non sostengo che sia la donna della vita o mielosità simili; sono certo che sia una persona per cui valga la pena di rischiare e, mal che vada, soffrire. Un esemplare di homo sapiens sapiens unico nel suo genere.
Da parte sua ho degli input positivi e alcuni comportamenti che conosco bene, perché sono atteggiamenti che ho sperimentato in prima persona. Quell'insofferenza alle coccole che ho sofferto anch'io, legata al piacere dell'abbraccio e al simultaneo timore di star male: la difficoltà di fidarsi e lasciarsi andare. [poi scopro che non ho capito niente, nulla di più probabile]
Quando ho constatato questa situazione, mi sono bloccato, perché ho sentito che avrei rovinato tutto se avessi forzato, adesso, la mano.
Chissà... Forse tra qualche tempo scriverò che sono felice con una persona, o mi starò martellando i coglioni. In ogni caso: ho la certezza che sono state toccate delle corde che pensavo di aver congelato ed ora vogliono suonare. Dubito che l'impassibile Druso possa tornare quello che è stato negli ultimi anni.
È bello camminare sulle nuvole, quando si è affianco ad una persona particolare e sentirsi bene anche per un sms, ma è ancor più bello gridarlo al mondo, senza timore dell'opinione altrui.

Marco Drvso

1 commento:

Anonimo ha detto...

CARPE DIEM