sabato 2 maggio 2009

Formiche incazzate

Le formiche sono quelle persone normalmente miti, che vivono nella legalità e cercano di andare avanti, nonostante tutto. Persone che di rado rompono le palle. Sono quelli che mandano avanti il paese, lavorando per tutti, salvando quel minimo di morale sociale che ancora esiste.

Dopo secoli, ieri sono andato alla manifestazione del primo maggio. Non sono soggetto avvezzo a simili usanza, anzi... l'ultima manifestazione cui ho preso parte era una marcia per la pace, diversi anni fa, ed era forse la quarta volta che manifestavo.
Mi ha colpito la moltitudine di persone che vi ho incontrato. Non erano i soliti gruppi di studentelli fancazzisti e nostalgici sessantottini che affollano certe riunioni. Il grosso della truppa erano persone, come me, stanche di questo sistema di cose che lo denunciavano al mondo, con la loro presenza (per la questura erano circa dodici). Persone di tutte le età, ceto sociale e credo politico unite da un ideale comune: rifondare questo paese.
Ormai le ideologie sono morte e non ha senso discutere i colori delle bandiere Credo sia ora di puntare un solo obiettivo: la rinascita del paese. Il primo, doloroso, passo, sta in ognuno di noi. Dobbiamo abbandonare la miseria morale in cui siamo caduti e ricordare che siamo una sola specie, una sola gente.
Nel denunciare il falso invalido, nel non accettare compromessi pericolosi, nel pretendere ciò che è giusto e nel saper fermare la propria ingordigia, consiste il primo doloroso passo. Una volta fatto questo, si potrà iniziare a rompere le palle alla schiera di inetti che guida questo paese.
La verità sull'Italia è questa: siamo un gruppo di persone incapaci di ricordare che la cosa pubblica è di tutti e la trattiamo come nostra, per assecondare i nostri bisogni futili, comandati da un manipolo di idioti che occupa le sale dei bottoni della politica, della finanza, della cultura e dell'industria.

Malgrado quanto scritto sopra, ieri ho ritrovato la speranza. Ho visto decine di formichine incazzate, pronte a ribaltare la situazione. Perché anche le formiche, nel loro piccolo, si incazzano.

Marco Drvso

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