domenica 3 gennaio 2010

quarto giorno

Per la seconda volta ho deciso di smettere (seriamente) di fumare. Della serie la vita, di questi tempi, non è abbastanza complicata, mi sono gettato in questa impresa.
Esistono 2 modi per smettere di fumare:
  1. Quello non serio o di Zeno. Si dichiara la propria volontà, poi ci si accende l'ultima sigaretta. Di solito faccio così e il tutto si conclude in massimo 2 ore.
  2. Quello serio. Si getta la sigaretta (finita) e si decide, a posteriori, che quella è stata l'ultima. L'altra volta ha funzionato per circa 8 mesi.
Premetto: rispetto ai coglioni che hanno iniziato per sentirsi grandi, io appartengo ai coglioni che hanno iniziato, perché al lavoro non avevano niente di meglio da fare nelle pause...
Prima di analizzare lo "smettere di fumare", inteso come fasi, benefici e sofferenze, è bene dire una cosa: come tutte le tossicodipendenze, va affrontata con forza, ma al contrario delle altre, il pusher è lo stato e fa di tutto per permetterti di continuare a regalargli soldi, unica cosa che interessa ai signori che non capiscono che democrazia non vuol dire ciò che fanno...
Con questo non sto dicendo che in Italia c'è una situazione di neo nobiltà, pantomima di quella di Versailles. Non sto dicendo che manteniamo una branca di personaggi inutili, convinti di essere i padroni del paese, con pretese assolutistiche, capaci solo di fotterci soldi e non garantire neanche i servizi più elementari per un paese civile. Inutili parassiti!
In questi giorni la mia pazienza e la mia capacità di concentrazione sono pari all'intelligenza del telespettatore medio dei programmi della defilippi, cioè, zero.
Purtroppo, il tabagismo è una tossicodipendenza in tutti gli aspetti e ha tutti gli aspetti negativi dello smettere, in primis le crisi d'astinenza, dal punto di vista fisico...
In realtà, per quanto la nicotina e altre porcherie abbiano una forte presa sull'organismo, non è il fisico a risentire della mancanza. Stando a quanto lessi all'epoca: la dipendenza fisica sparisce in breve tempo. Il casino è la dipendenza mentale o, come preferisco chiamarla, la dipendenza sociale.
Rispetto ad altri vizi, fumare è socialmente tollerato e un tempo è stato uno status. Ciò ha implicato l'esistenza di modelli culturali legati alla sigaretta e alla canna (con queste ultime ho smesso da tempo immemorabile ed è stato più semplice), ciò comporta la possibilità di sfogare il vizio in pubblico; cosa impossibile per altri vizi e dipendenze.
La socialità del fumare permette al tabagista di sfruttare il vizio a proprio vantaggio, operando fughe per fumare (utilissime in un milione di situazioni), pause boccata (quando non si ha la risposta pronta), allontanamento soggetti fastidiosi (utile solo per non tabagisti), creazione di pause ad oc, con la scusa di fumare, e altri mille esempi. Oltre a ciò, vanno aggiunte: le sigarette da noia (un modo per non dire che si hanno le mani in mano; cazzeggi? no fumo), sigaretta da stress, sigaretta da attesa, sigaretta post pranzo e cagata (le due che più mi mancano), sigaretta post sesso (decisamente sopravvalutata), sigaretta cattiva notizia, sigaretta buona notizia, etc, etc, etc.
Smettere di fumare è un casino perché comporta un drastico cambio di abitudini. Non è la sigaretta in sé, è il corollario che manca. Non a caso, la dipendenza peggiore è quella mentale.
Più proseguo in questo mio cammino, più mi rendo conto di quanto il cilindretto di carta e tabacco sia stato una presenza fissa e ingombrante degli ultimi 12 anni.
In un certo senso, la sigaretta è come la classica stronza impossibile da mollare. La persona con cui stai male, tutti ti dicono che perdi tempo, tutto l'universo è chiaramente schierato sul fronte del mollala e scappa, ma tu, caparbiamente, le stai vicino. Penso sia capitato a tutti; a me due volte... La situazione è la stessa: sai che ti uccide lentamente, ma non la puoi lasciare e quando ci provi, cambi idea dopo un secondo e quando lo sei deciso e chiudi il rapporto, non fai altro che ripensarci per mesi.
E ti incazzi! Sai che era solo una stronza, che ti faceva male, ma ti incazzi! Vivi una situazione di alternanza tra il volerla con te e il volerla lontano. Sai che potresti ricascarci se non la tieni a distanza per abbastanza tempo. Sai che chiodo non scaccia chiodo, quindi non cerchi inutili rimpiazzi. È una stronza che hai frequentato a lungo, magari ci hai sprecato un anno, magari le sei corso dietro in capo al mondo e per tutto il tempo ti sei chiesto chi te lo facesse fare e quando, finalmente, tutto è finito, ci devi rimuginare. Eccola la sigaretta! Una stronza che ti faceva soffrire, con cui non stavi bene, che tutti ti consigliavano di mollare e che caparbiamente si è tenuto con sé. Sai che aver troncato (in qualunque modo sia successo) è stata la sola cosa sensata da quando la conosci, però ti manca.

Basta! Tronco qui il post!
Da qualche settimana ho una specie di blocco scrittorio (non so se si è notato); l'aggiunta dello stop smoke complica ancor di più la situazione....
Sono incazzato con il mondo e sono pronto a sfasare!!!!! Ergo: per lo smettere di fumare, fate un controllino in giro, ho scritto svariati post (la volte degli otto mesi).
Vado a nanna!!!
Marco Drvso

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