sabato 23 aprile 2011

e poi la gente si incazza...

Aggiornamento: Sono stato contattato dall'autore del sito di cui sotto, che ha chiesto scusa per l'accaduto, dimostrando una graditissima onestà intellettuale, promettendo di rimediare al fattaccio.
Aggiornamento2: il post in questione è stato modificato ed ora non ha più nulla di quanto ho scritto io. Mi preme ringraziare gli autori che hanno risolto tutto nel giro di poche ore, dimostrando una grandissima serietà. È bello constatare che esistono ancora persone serie e oneste che riconoscono l'errore e subito pongono rimedio.

Sono anni che metto sul blog i miei pensieri per condividerli con il mondo. È una cosa che mi piace fare e non smetterò di farlo, però, talvolta mi girano vorticosamente i coglioni (scusate il francesismo).
Non sono mai stato geloso delle mie parole, perché credo che, come ogni atto creativo, abbiano il diritto e il dovere di vagare libere. Una sola cosa chiedo: che si citi la fonte.
Sono i miei bambini e ci tengo che mi sia riconosciuta la paternità. Paternità che riconosco ogni volta che scrivo citazioni altrui (basta fare un giro nel blog per rendersene conto).
È successo in passato che mi si chiedesse di usare parti del blog, da persone educate che hanno sempre citato la fonte. Io ho sempre dato il permesso con massima gioia, fedele all'idea che ho espresso sopra. Le ho messe qui, a disposizione di tutti, per essere usate, ma stamattina ho avuto la brutta sorpresa.
Qualcuno ha copia-incollato un mio post, senza avere la creanza di citare la fonte. Non un post qualunque, ma quello sulla rosa blu.
Mi incazzo non solo perché qualcuno spaccia per sue delle mie parole, ma perché quello è il mio post più letto, dedicato ad una persona che in quel momento amavo follemente, per la quale sono andato veramente in capo al mondo: una storia d'amore che non è mai sbocciata di cui porto i segni addosso. Una storia d'amore che, nella sfiga, mi ha regalato la forza di mettere a posto il mio passato ed iniziare la storia fantastica che vivo oggi (oltre ad avermi spinto a scrivere uno dei post più apprezzati che fa da traino al blog). Ho perso una rosa e guadagnato una Stella; direi che i conti tornano, a mio favore.
Se avessero avuto la decenza di chiedere, non avrei rifiutato: gli avrei permesso volentierissimo di usare quel post. Invece, mi trovo a leggere questo plagio, che ho scoperto in modo fortuito.
Questa mattina gli ho inviato una mail e sono in attesa di risposta. Spero che abbiano il buon gusto di fare un passo indietro. Se poi vorranno citare la fonte, sarà mia somma gioia lasciargli usare quelle parole. Tengo a precisare che il mio post è del 22/05/2009 e il sito su cui ho trovato le mie parole è datato 2010. Confido che tale atto sia stato fatto in buona fede e la faccenda si risolva in maniera civile.
Per il momento mi incazzo e aspetto.

Marco Drvso

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Drvso, è sicuramente spiacevole subire un furto, ma quando si tratta di proprietà intellettuale fa ancora più male, e soprattutto quando basta chiedere...
Comunque la persona in questione ha ammesso il suo errore..ed ha chiesto scusa...almeno..
Meno male che te ne sei accorto..
A presto, Artemisia

Drvso ha detto...

Fosse stato un altro post, non mi sarei preso la briga di arrabbiarmi, ma lì ci sono gli sbagli, i sogni infranti e il cuore rotto che mi hanno portato qui.
Se non fossero successe quelle cose, di cui non avrò mai una spiegazione (un po' perché lei non me ne darà mai, un po' perché non so se ho voglia di sapere), non avrei fatto certi passi.
Lì ho raccontato uno dei passaggi chiave della mia vita e vederlo usare in maniera ridicola, mi ha fatto male.
Un abbraccio
Drv