Ciò che mi preme è prendere queste parole, a mio avviso giustissime, e chiedervi di tenerle a mente, mentre guardate il tg, leggete il giornale, vi informate in rete o ascoltate il gr.
Parole dette più di 40 fa, di cui ho scelto la versione sottotitolata, per mantenere l'enfasi originale.
Mentre vi snoccialono la storiella del pil, della crescita e altre questioni note, vorrei che pensaste al fatto che ci stiamo rovinando l'esistenza, per inseguire dei parametri folli e pagare debiti non nostri: soldi con cui altri hanno finanziato amici e altro, lasciandoci qualche briciola negli anni passati, il tutto a spese nostre e lo hanno chiamato debito pubblico.
Un concetto espresso da molti, che in passato ho fatto mio, è sulla follia del sistema. Questa crisi poteva essere la grande occasione per cambiare paradigma. Viviamo in un mondo limitato e poniamo la nostra economia su un sistema in crescita perenne. Si colonizza lo spazio o si cambia rotta: non ci sono altre possibilità oggettive, soprattutto nel lungo termine.
Facendo due rapidi conti, è evidente che i nostri predecessori hanno vissuto, bene, indebitandoci e noi, per pagare debiti altrui e sopravvivere, stiamo consumando il mondo di chi verrà, a cui non resterà altro che le discariche e la fame, in un mondo spremuto al massimo.
L'economia basata sulla finanza ha fallito e i governi e le banche ci stanno spremendo, per tenere in vita un cadavere.
Meditate.
Marco Drvso
Ps
Parlando di valori e grandi persone, voglio segnalare che oggi si è celebrato il funerale di Gianni Orizio, il comandante del GOR di Paderno Dugnano: l'associazione di protezione civile, di cui mi fregio di aver fatto parte. Un grande uomo che ci mancherà.
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