lunedì 5 dicembre 2011

Ausmerzen

Questo post prende il titolo da uno spettacolo di Marco Paolini, che sento di consigliare a tutti. Non lo consiglio solo perché Paolini è il mio attore e autore preferito.
Non intendo scrivere sul Terzo Reich o sulla follia dell'eugenetica, che in quegli anni (e nei successivi, anche in tempi non sospetti) spopolava nel mondo, anche al di fuori dell'ideologia nazista. Di queste questioni se ne è parlato tanto e non penso di avere nulla da aggiungere, in termini di informazioni o di riflessioni. Vorrei che guardaste quello spettacolo (è su youtube), trascurando la questione del nazismo, cercando il significato nascosto dello spettacolo e lo portiate ad oggi.
Ho scelto di portarlo alla vostra attenzione, perché mostra dei problemi attualissimi, argomentato attraverso la vicenda del progetto T4: la diffusione delle idee attraverso la propaganda, l'accettazione del popolo anche di situazioni inaccettabili e la trasformazione della gente in bestie.
L'eugenetica era stata propagandata, in tutti i paesi, come la panacea di tutti i mali della società, anche grazie ad eminenti personalità e, con il tempo, la gente aveva accettato questa idea, fino ad arrivare a far finta di non vedere quel che accadeva, non solo in Germania. La crisi del '29 aveva trasformato quelle persone in soggetti non graditi, visti come parassiti della società. Il video ci consegna l'estrema conseguenza del ragionamento di cui sotto, per questo vorrei che lo guardaste con attenzione, ribadisco: proiettando ad oggi la vicenda, soprattutto la prima parte.
La propaganda e l'odio muovono le masse e le portano ad odiare certi soggetti (ora sto facendo un discorso generale), esaltare certe idee e seguire certi comportamenti, spesso inconsciamente. Lo sto constatando, attraverso i media (noticilla: è latino, non inglese! Odio chi dice "midia") e parlando con altri: la società si sta lacerando, intraprendendo un cammino che sembra portare ad una guerra di bande.
Si stimola l'odio tra sessi, l'odio tra classi sociali, l'odio tra religioni, l'odio etnico, l'odio ideologico, etc, attraverso le mille tecnologie e forme della comunicazione e, purtroppo, noto che la gente sta abboccando. La società si sta disgregando in un ammasso di individui, privi di senso comune.
Ne ho parlato in diversi altri post, chiedendomi a chi possa giovare e come mai la gente sembra non notarlo, anzi, essere "contro" è la cifra di questi tempi. Lo ammetto, io sono strano e piuttosto che essere "contro", preferisco essere "pro" dell'opposto. Ad esempio: anziché essere contro il cibo spazzatura, sono a favore di una dieta sana; il risultato è lo stesso, ma l'impostazione mentale è diversa, più costruttiva e non nasconde, dietro a buoni propositi, una criptica forma di violenza. Anziché essere contro il sistema, sono a favore (e nel mio piccolo mi batto) di un nuovo paradigma economico, che non metta la centro la crescita e l'economia finanziaria.
La situazione non è molti diversa da quella del '29 e le premesse per una degenerazione della società e il ritorno allo "homo homini lupus" ci sono tutte. Questa volta, però, la cultura media è più alta e confido in un cambio di rotta.
La crisi potrebbe rivelarsi come il giusto momento per attuare quel cambiamento necessario per dare nuovo slancio all'evoluzione sociale umana, superando la bestia che c'è in noi, per edificare un mondo nuovo e migliore, oppure come l'inizio della fine: sta a noi, scrivere il nostro destino.


Marco Drvso

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