domenica 4 dicembre 2011

Occhi diversi

Ieri sera, complice la poca pecunia e l'influenza di Sara, sono rimasto a casa, a godermi un paio di bei film: "Il settimo sigillo" di I. Bergman e "Amore e guerra" di W. Allen.
Il primo è uno dei capolavori mondiali del cinema, un classico in bianco e nero del 1957, il secondo è un altro classico, largamente influenzato dal primo. In entrambe le pellicole si narra della morte, come compagnia silente che ci segue e della guerra.
La morte di Bergman si aggira in un contesto di peste medievale, al tempo delle crociate. È un uomo ieratico, di cui si può vedere solo il volto serio e solenne, con un tocco di violenta ironia, che accetta la sfida del cavaliere e si diverte, mentre vaga per il mondo, con il suo abito nero. Quella di Allen è una specie di fantasma, coperto di bianco, priva della grandezza dell'altra, ma molto più spiritosa, sebbene parli poco, che si muove nella Russia del periodo napoleonico. La grande differenza tra le due morte è che la prima gioca con il suo ruolo e con i mortali, è quasi un artista; la seconda è una specie di ragioniere. Anche i due soldati sono agli antipodi. Antonius e Boris, il cavaliere e il soldato russo, sono quanto di più differente, eppure sono uno lo specchio dell'altro, in una simmetria quasi perfetta che ha come punto di incontro il conflitto interiore, che non si risolverà neanche all'ultimo incontro con la morte.
Non è difficile trovare parallelismi nelle due pellicole e azzardare che sia la stessa storia, da due diversi punti di vista. In entrambi i casi vediamo la miseria umana, un mondo allo sfascio, i valori che crollano e nuovi che nascono, in uno scenario di guerra e morte.
Come questi due giganti del cinema ci hanno dimostrato, ogni cosa può essere vista e raccontata da più punti di vista e il risultato, sebbene veritiero in entrambi i casi, può essere assolutamente discordante.
Io sono ateo, con formazione scientifica: non so casa farmene della verità, a me interessano solo i fatti. Il mio ideale è Zeman, l'uomo che rispose, quando gli fu chiesto il motivo per cui il Foggia avesse perso: "loro hanno fatto gol, noi no" (per chi, come me, di calcio capisce poco o un cazzo, Zeman è l'allenatore che ha ispirato il mitico personaggio di A. Albanese, Frengo e Stop, all'epoca del vero Mai dire gol, quando i programmi della Giallaps facevano ridere).
La verità è un concetto assolutamente relativo.
Lo stesso ragionamento può essere applicato all'attuale governo italiano.
Nei fatti: abbiamo un governo non eletto, retto da tecnici di comprovate capacità e competenza, di cui alcuni rappresentano poterei forti (non mi sto riferendo a nulla di complottista, mi limito ai curriculum ufficiali, ad esempio Passera è un banchiere), molti di provata fede cattolica, messi lì a causa del palese fallimento della politica (un centrodestra di arraffoni improvvisati che ha gonfiato il debito pubblico e un centrosinistra, voncio tale e quale e troppo diviso per essere credibile).
I possibili racconti su questa vicenda, che ho sentito personalmente, sono molteplici e ne riporterò alcune visioni:
  1. Ottimista: questo governo è il solo che può salvarci dalla crisi. Le spinte di Napolitano e dell'Europa, per questa soluzione, sono state dettate dal fatto che un fallimento dell'Italia significa mandare in vacca tutta l'economia europea. Il governo farà quel che deve e poi andrà a casa.
  2. Media: questa mossa serve a far digerire a tutti un aumento di potere da parte dell'Unione e condurre anche gli altri paesi verso una cessione di sovranità, accelerando il processo di trasformazione dell'Europa da soggetto teorico a reale entità politica, approfittando della crisi.
  3. Catastrofica: tutto è un gioco pilotato dai potentati (a partire dall'ascesa del nano, fino alla crisi) che ambiscono a prendere il potere assoluto sul mondo e piazzare uomini propri ai posti di comando, per dare inizio al governo mondiale, una dittatura bancaria. Uno scenario di complotto assoluto, dalla durata secolare.
Per ognuna delle 3 versioni che ho citato esistono prove a favore e a confutazione e per ognuna esistono visioni discordanti, alcune che vedono del buono nella questione e altre che vedono il male assoluto. Per semplificare, vi ricordo i due modi in cui è visto Monti. Per alcuni è il baluardo della sobrietà e del rispetto delle regole, come dimostra il suo lavoro nelle istituzioni europee (vedi caso Microsoft, ad esempio); per altri è uno dei fautori della crisi, in quanto membro del Bilderberg, della Trilaterale e di Goldman Sachs, messo lì per incularci a sangue.
Mi sono fatto una mia idea, ma mi limiterò ai fatti.
La manovra presentata oggi non è così tremenda (per qualcuno è l'indoratura, prima del suppostone), anche se potevano prendere alcuni provvedimenti, tipo imporre l'ici alla chiesa e pretendere di più sui capitali scudati; manovre che sarebbero state apprezzate dall'opinione pubblica, ma potevano risultare dei boomerang alla prova del parlamento (non dimentichiamo il peso della chiesa) e nulla esclude che possano essere proposte più avanti. Per quanto non sia totalmente soddisfatto, posso affermare che hanno fatto un buon lavoro, considerato che sono in carica da una ventina di giorni. Altro dato di fatto è l'aumento di credibilità del paese, dopo la parentesi da italietta del nano e della sua cricca. C'è stata una perdita di sovranità, ma è un processo che va avanti da anni, cioè da quando è iniziato il processo di unificazione europea. Il mondo sembra essere in balia delle agenzie di rating e delle banche di affari. Questo è l'inizio, poi vedremo come si evolverà la vicenda.
La conferenza stampa di oggi è stata degna di un grande paese e la serietà dei ministri è stata esemplare. Evito commenti sul pianto del ministro Fornero, perché ne parleranno tutti per giorni e, sinceramente,sebbene mi siano sembrate lacrime oneste: io diffido delle donne che piangono e degli uomini che giurano. Ho apprezzato l'esposizione chiara, decisa, priva di inutili fronzoli e il modo in cui hanno risposto alle domande dei cronisti.
Non ho la verità e prima di fidarmi mi ci vuole tempo, in ogni caso, aspetto a dare giudizi sulla questione e mi limito a raccogliere i diversi punti di vista, nella speranza di capire cosa ci attende.


Marco Drvso

ps
ci sono ricascato... un altro post di politica

2 commenti:

mark ha detto...

Le ipotesi sono sempre molte e forse tra le righe se ne posson infilare altre. La crisi come la si vuol definire non è solo un mero fenomeno economico, ed è per questo che nel tempo nessuno potrà risolverla con sole manovre economiche per di più di facciata e non sostanziali. Con la sola eliminazione delle provincie e il taglio drastico alle spese militari avrebbero fatto una manovra di livello, ma parliamoci chiaro a chi interessa, e se vogliamo sai quante altre soluzioni si potrebbero introdurre. Comunque bando alla ciance, la crisi è esistenziale, gli esseri umani sono proiettati verso gli aumenti esponenziali di tutte le loro capacità senza considerare il ridimensionamento per approdare a nuovi modi di veder la vita. L'insegnamento o percorso formativo è incanalato verso la produttività e non verso l'appagamento della persona, il sistema gira intorno al consumo non intorno alle necessità. Non capisco come si possa uscire da questo spostando o aggiungendo tasse, poi se vogliamo prenderci in giro e credere che metter una crocetta alle prossime elezioni, possa portarci ad una nuova espressione di democrazia ben venga, ma difficilmente queste e le prossime generazione potranno evolversi. Darwin questa ipotesi l'aveva tralasciata...l'involuzione.

Drvso ha detto...

Che la crisi finanziaria che sta distruggendo l'economia reale sia poco chiara e che ogni rimedio sia solo un panno caldo dato ad un malato terminale, è fuori discussione.
Ne ho parlato in altri post, della necessità di un cambio di paradigma economico (magari ripescando Aristotele, che sosteneva l'immoralità del denaro creato da denaro) e una revisione totale del nostro vivere quotidiano. Questi sono i soli punti certi da cui partire e non nuove tasse che avranno solo effetto di affossare l'economia. Quello che mi premeva in questo post era mostrare come la medesima situazione abbia più possibili punti di vista (e non nego di trovare sensate molte delle teorie cospirazioniste).
Personalmente, penso che si stia perdendo una grande occasione per cambiare il mondo.