Domani, a Milano e Roma, si svolgeranno due riti quanto meno singolari. Nella mia città inizierà la vendita delle indulgenze e a Roma si festeggerà una repubblica, nata da una sonora sconfitta bellica e relativa invasione e colonizzazione straniera, che rifiuta la guerra e fa sfilare le forze armate.
Io ho spirito nazionalistico e mi emoziono davanti al tricolore, però trovo anacronistica e inutile la sfilata dei militari. Il 2 giugno mi piacerebbe veder sfilare il meglio della Repubblica, le eccellenze che rendono grande il nostro paese: ricercatori, medici, imprenditori, volontari, etc. Proprio non capisco perché sfilino le forze armate. Capirei se le facessero sfilare il 4 novembre.
Quest'anno, inoltre, abbiamo un paese in recessione che si è appena svegliato dopo un paio di tragedie pesanti e commemora il ventennale di altre tragedie. Oltre allo sperpero di denaro, direi che il carrozzone è fuori luogo, oltre che di pessimo gusto.
A 67 anni dalla fine della guerra e 151 dall'unità del paese, bisogna riconoscere che c'è chi si è impegnato a mandare in fumo il sacrificio dei nostri padri.
Passiamo ora alla parte più divertente: la carnevalata, con relativa vendita di posti in paradiso, organizzata dai baciapile lombardi. Carnevalata che poteva tranquillamente svolgersi a Roma o all'estero. Posso capire (più o meno) quando portano il carrozzone all'estero, ma noi siamo lo sfortunato paese che ha il Vaticano ben piazzato nella capitale, chi vuole vedere il papa deve solo spostarsi da una città all'altra...
Prima di andare oltre, è bene specificare che non sono cattolico, né cristiano, ma rispetto chiunque creda in qualsivoglia religione. Chi non rispetto sono i bigotti, chi sfrutta la credulità popolare, chi fa della religione un business e, soprattutto, chi organizza carnevalate a spese mie e a danno della mia città (hanno cementato grossi pezzi del Parco Nord e incasinato la viabilistica urbana).
Parlando di cosa hanno messo in piedi, mi viene in mente la frase di un caro amico, riguardo alle alte sfere vaticane "perché non fanno come insegna il loro principale?"; ovviamente non si riferiva al papa.
Diciamo che della lezione di Cristo applicano solo una piccola parte (di tutto quel che era vagamente socialista fanno finta di niente, però hanno applicato benissimo la deriva violenta, successiva al viaggio nel deserto).
Cristo non era povero, benché si dica, ma predicava la povertà e l'umiltà e in questo c'è la grande differenza tra la chiesa e gli insegnamenti. Per questa carnevalata stanno spendendo milioni di denari pubblici (cioè nostri), quando posso tranquillamente permettersi di pagare di tasca loro. Il papa dice di pregare per i poveri, ma non molla un solo anello, etc, etc, etc.
Sono fuori forma, quindi tronco qui il post, per non scadere nella retorica o altro. Lascio a voi ogni commento.
Marco Drvso
2 commenti:
Mi sembra di essere nel MedioEvo per quanto riguarda le indulgenze, e per la serie non fiori ma opere di bene...altro che freccie tricolore, ci sono emergenze in corso che richiedevano il finanziamento da parte dello Stato. Io oggi non festeggio proprio niente, è un sabato come un altro per me.
Hai colto nel segno
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