Bisogna saper uscire dalle situazioni finite, evitando strascichi inutili e ciò vale per ogni tipo di situazione giunta al termine. Talvolta l'uscita deve essere fatta col botto, altre con dignità, in punta di piedi.
Si sistemano le ultime cose, si chiudono i contenziosi e si parte per nuove esperienze, senza fare rumore, col cuore leggero, perché quel che andava fatto è stato fatto, quel che andava detto è stato detto e non serve proseguire quel cammino.
Nessuna esperienza è mai tempo perso, perché a prescindere dal risultato, è stata una lezione di vita e quando si comincia a rompere gli schemi della ripetizione, quelle lezioni diventano ancor più preziose. Si perde tempo solo quando si ripete lo stesso errore, ma anche in quel caso potrebbe essere la lezione definitiva. Soprattutto, non si perde tempo, se la si è vissuta con onestà.
Il resto è cercare di dare acqua ad una pianta morta, ecco perché si va via.
Senza dire nulla, senza spiegazioni inutili o altrettanto inutili commiati. Ci si alza una mattina e si decide che sia ora di sorgere altrove e farsi portare via dal vento, come la sabbia del deserto che sorvola gli oceani.
Lo spettacolo è finito.
Marco Drvso
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