martedì 22 maggio 2007

grazie

Bereshit Bara' Elohim et ashamaim veet Haaretz

Ringrazio tutti quelli che sono passati sul blog oggi (ben 21 accessi), sperando che non sia l'ultima volta.... in particolar modo ringrazio Leonardo e Paolo che hanno postato (dottore mi conceda questo ignobile neologismo frutto del nuovo mondo). A tal proposito ho fatto solenne promessa di non fare alcuno scongiuro domani sera. Non guarderò la televisione e mi farò i cavolacci miei.
Prometto che la veste grafica migliorerà col tempo, fino a far sembrare questo un vero blog. Naturalmente, non chiedetemi di scrivere qualche cosa di sensato.... chi mi conosce sa come ragiono e che razza di confusione c'è nel mio cervello.
Sono contento di aver visto che tutti coloro cui ho mandato l'invito (ed anche di più... non mi sembrava di aver inserito così tanti indirizzi) sono venuti a vedere cosa ho partorito. mi scuso con chi si è visto violare la privacy vedendo il proprio indirizzo in bella vista... garantisco che erano stati messi come cc, non capisco perché gmail abbia combinato quel casino....

Concludo con una riflessione delle ultime ore. A tal proposito prendo come spunto il post di Leonardo e sfrutto la sua dotta citazione come sottotitolo di questo mio scritto. Quella frase è l'inizio della torah.
Se ho imparato qualcosa nei miei pseudostudi biblici, il libro va letto ed interpretato secondo diversi punti di vista (molti dei quali ancora mi sfuggono). Non intendo divagare... Quello che conta è la quarta parola "et" (articolo determinativo "il") che si scirve componendo le lettere aleph e tau; la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto. Questo fatto ha indotto (chi di dovere) a considerare proprio l'alfabeto la prima creazione di D_o, seguito dal cielo e dalla terra. Non è sbagliato questo concetto: comunicare è vivere.
Quello che è il nostro mondo, è ciò che i nostri sensi percepiscono e le nostre azioni creano. Se un individuo non scambia col mondo circostante, non vive. Scambiare con l'ambiente implica un sacco di azioni quotidiane ad esempio respirare, magiare, consumare energia, etc... Quando si è animali sociali e senzienti (così dicono etologi e zoologi, poi penso a sgarbi e nutro dubbi...) lo scambio è anche intellettuale. Questo scambio è alla base della civiltà. Uno scambio che deve essere fatto con trasporto, senza perdere mai di vista il raziocinio.
A tal proposito, mi sono reso conto di che razza di polpettone prolisso ho redatto....
La comunicazione è ciò che ci ha reso umani, senza questo il solo pollice opponibile e la postura eretta non sarebbero bastati per portarci sulla Luna. Spero che qualcuno condivida questo mio pensiero e decida di usare questo spazio telematico arricchedolo di un altro punto di vista, oltre al mio (che alla lunga potrebbe risultare monotono).
Lasciate libero sfogo alla mente ed alla lingua o voi ch'entrate........

1 commento:

Leonardo ha detto...

Succedente aleph è beth, la lettera principiante Bereshit. Beth, nelle usuali notazioni a stampa, sembra una "c" con l'apertura a sinistra invece che a destra, e fa un angolo retto in basso a destra (altrimenti sarebbe una khaf, più simile ad una speculare c). Scrivendosi in ebraico da destra a sinistra (gioia dei levochiri), la Torah inizia con una lettera chiusa in alto, in basso e all'inizio, ed è aperta solo in direzione della lettura. Altrimenti detto: non ti preoccupare di ciò che sta sopra di te, ciò che sta sotto di te (che i rabbini siano contro la substantia?) e ciò che ti lasci alle spalle, ma guarda solo in avanti verso il futuro. Da qui la concezione lineare del tempo, con buona pace degli ourobori di indo-europea memoria.