venerdì 25 maggio 2007

vecchio

I vecchi sono una risorsa. Scusate se non uso "anziani" che è solo una cagata politically correct...
Grazie al mio lavoro, mi trovo spesso a parlare con personaggi molto più grandi di me. Sovente, queste persone si rivelano grandi fonti... Loro possono raccontarmi di un mondo che ho conosciuto solo nei libri e mettermi al corrente delle loro esperienze, in molti casi avvincenti. Quando mi capita di parlare con uno di loro, mi sale il rammarico per non aver parlato abbastanza con mio nonno; lui sì che ne sapeva! Nonno Gianni era un passo avanti.
è bene investire del tempo per parlare con loro perchè ogni parola contiene la saggezza degli anni e della vita vissuta.
Questa sera, ad esempio, mi sono trovato a parlare con un sedicente tenente colonnello israeliano (non che dubiti della sua buona fede, ma mi concedo sempre il dubbio...). (premetto che la sera doveva andare in tutt'altro modo, ma x cause al di fuori della mia volontà mi sono trovato su una congiuntura inattesa). Tra le tante abbiamo parlato di guerra e soldati... mi ha dato uno spunto interessante per un racconto. Nel complesso una buona chiacchierata.
I migliori, comunque, li ho conosciuti al lavoro. Tra vecchi aviatori, marconisti, marinai, centraliniste, etc, ne ho viste di tutti i colori e da ognuno di loro ho imparato tanto, più che a scuola. Non posso dire di essermi annoiato, anzi; raccontano le loro storie con un'efasi che rende avvincente anche il racconto più scontato. Spesso esagerano o decorano le loro storie con particolari frutto di scarsa memoria o buona fantasia, ma non lo fanno in mala fede. Credo che (oltre agli anni che si fanno sentire sul sistema nervoso e sulla memoria) sia un puerile modo di attrarre al meglio l'attenzione, sperando che l'interlocutore resti ad ascoltare.
Per loro è la possibilità di tramandare il loro passato e uscire dalla solitudine che spesso li attanaglia (in questo i parenti sembrano fatti apposta... io stesso potevo essere più presente), almeno per qualche minuto.
Per noi è il modo di salvare quella memoria storica trasmessa oralmente, in cui si cela una saggezza antica che solo gli anni sanno donare.

Prova ad ascoltare quel vecchio pazzo che ti sta affianco, potresti scoprire che lo hai valutato male... magari impari qualcosa. Le persone anziane, come tutto ciò che proviene da un'altra epoca fa parte del nostro passato.

Marco

Ps
Se poi beccate il rompicoglioni non date la colpa a me....

3 commenti:

Leonardo ha detto...

Paradossalmente concorderai nel mio dissentire sul tuo incipit. "Anziano" è termine puramente anagrafico (lasciando da parte l'uso che ne fanno gli evangelici), "vecchio" dà ormai idea di ciò che è superato, se non addirittura inutile. Tra parentesi - con raccapriccio ho appreso che i pretonzoli postvaticanosecondisti non parlano più di "Antico" testamento, ma di "Primo"; "Antico" è epico, ricco di secoli, solenne. "Antico" è Bereshit, Qohelet, le genealogie...
Per concludere, parliamo con gli anziani che ancora non sono vecchi, con gli anziani dagli occhi ridenti. E passino pure le birichinate dei neuroni rimasti...

Anonimo ha detto...

"(premetto che la sera doveva andare in tutt'altro modo, ma x cause al di fuori della mia volontà mi sono trovato su una congiuntura inattesa)."


...dai, mettiamola così, hai fatto compagnia ad un amico!

Senti ma, per caso, il vecchietto cui ti riferisci s'accompagna ad un grosso e poco rassicurante cagnolone...?

Lunga vita e prosperità.

Drvso ha detto...

confermo, era grosso ma non sembrava cattivo...