venerdì 1 giugno 2007

orgoglio e ragione

I fatti di cronaca degli ultimi anni mi hanno condotto a pormi delle domande su svariati argomenti. Tra questi c’è l’autodeterminazione dei popoli ed il terrorismo. Due temi all’apparenza diversi, ma tristemente legati.

Prima di proseguire con l’argomento, è necessario premettere alcuni punti:

  1. Per le leggi internazionali si distinguono gli eserciti, le milizie irregolari, le associazioni armate, i mezzi di soccorso e civili. In breve: i soccorritori e gli eserciti devono essere riconoscibili (un militare senza uniforme si può considerare spia, quindi fucilabile) e rispondono a certe regole precise (x il codice di procedura militare e di soccorso vi rimando alle nazioni unite ed alla Croce Rossa). Un esercito non può usare i civili come scudi umani (la milizia non avendo uniforme è confondibile con i civili che sono, di fatto, scudi umani). Un esercito non deve toccare i civili (giuro! Non è una barzelletta).
  2. Il diritto di rappresaglia è sancito dal trattato di Ginevra (per quanto assurdo e terribile, le Foibe e le Ardeatine non potrebbero essere condannate, in quanto legali… mettetevi una mano sullo stomaco e non vomitate!).
  3. Terrorista è colui che attua la strategia del terrore, cioè attacca dall’interno l’istituzione minando il senso di sicurezza. Il dubbio ed il terrore mietono più vittime della peste.
  4. Il confine tra rivoluzionario, partigiano e terrorista è, tristemente, labile. Molto dipende da chi vince…
  5. IN OGNI CASO LA VITA UMANA E’ UN BENE ASSOLUTO E NULLA PUO’ GIUSTIFICARE L’OMICIDIO!

Potrei scrivere a lungo di questo argomento, ma non aggiungerei altro a quanto già detto e scritto. In tutto questo si possono distinguere terrorismi di vario stampo. In Europa (continente in cui è stato inventato) si è visto quello politico (vedi BR) e quello legato all’autodeterminazione dei popoli (IRA, ETA, Corsi).

L’Irlanda è un argomento che mi è molto a cuore. Sarà che la mia ex storica ha sangue irlandese; sarà che mi sono rugati i coglioni, quando al British mi hanno chiesto i documenti a causa della mia barba rossa; sarà che gli inglesi mi stanno sulle balle; sarà che due paesi appartenenti all’UE sono, formalmente, in lotta…

In ogni caso, è una faccenda che mi ha sempre incuriosito. La cosa più strana è la questione del “telefono rosso”: l’IRA avvisava Scotland Yard prima degli attentati, su una linea dedicata. Il mondo è bello così, non facciamoci domande.

Come è risaputo, gli inglesi non hanno mai lasciato un buon ricordo del loro passaggio; in Irlanda, specialmente… repressero ogni forma culturale del popolo irlandese (vietarono la lingua gaelica ed imposero il protestantesimo, tanto per dirne due).

La storia, da Collins in poi, è tristemente nota. È una storia scritta col sangue di Irlandesi ed Inglesi, speso innocenti. Tra attentati, rappresaglie, scaramucce, violenze gratuite e altro, sono morte troppe persone (fermo restando che anche un solo morto, è un morto di troppo).

Sempre, il ricorso alla violenza è sbagliato! Alle volte colpisce di più un gesto non violento. A tal proposito, voglio segnalare un articolo scritto da un mio amico, Damiano Benzoni (che ringrazio per avermi linkato quest’ottimo materiale), che dimostra questa tesi.

Voglio dichiarare tutto il mio rispetto per i tifosi irlandesi citati nell’articolo e citarli come esempio da seguire. Potevano sparare ma non lo hanno fatto, colpendo molto più duramente.

L’articolo si trova a questo link www.lesenfantsterribles.org/heimat/sport_straniero.php consiglio di leggerlo, è molto bello e fa riflettere.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Un esercito non può usare i civili come scudi umani (la milizia non avendo uniforme è confondibile con i civili che sono, di fatto, scudi umani). Un esercito non deve toccare i civili (giuro! Non è una barzelletta)"

Scusa ma su questo punto non sono assolutamente d'accordo. Forse, avrsti voluto dire che IN TEORIA non dovrebbero toccare i civili, ma, di fatto, nelle strategie militari bombardamenti su zone civili, residenziali o industriali sono all'ordine del giorno.
Vale la "regola del sospetto": io, americano, penso sospetto che lì vi sia un laboratorio, quindi lo tiro giù con i miei missiloni.
Poco importa se poi il sospetto laboratorio si rivela essere una fabbrica di fisarmoniche.
Ok, un esercito non deve toccare i civili.
Ma gli americani questo lo sanno?

Drvso ha detto...

appunto x questo ho precisato che "non era una barzelletta"... basta aprire il giornale e trovare quotidiane violazioni a questa legge....