sabato 20 ottobre 2007

Antani, della supercazzola

Un tempo ho letto il programma di una certa coalizione politica ed a questi ho dato il voto...
In cambio, questa gente mi ha dato: Mastella ministro, indulto, nessuna legge sul conflitto di interessi, nessuna soluzione sulle questioni tav, rete4, precariato, legge 30 (la Biagi, per intenderci) e potrei andare avanti all'infinito, purtroppo blogger mi concede al massimo 1Gb... in questo marasma di stronzate c'è la proposta Prodi-Levi, di cui ho discusso ieri.
INNANZITUTTO: PRENDO LE DISTANZE DAI DETRATTORI DI TALE PROVVEDIMENTO CHE HANNO ATTACCATO L'IMBECILLE, INVEENDO SULLE SUE ORIGINI EBRAICHE! UNA TESTA DI CAZZO E' TALE A PRESCINDERE DA CREDO, LINGUA, COLORE DELLA PELLE, NAZIONALITA'. LEVI E PRODI HANNO PROPOSTO UNA LEGGE VERGOGNOSA ED OGNI MIA CRITICA PRESCINDE LE LORO ORIGINI! NON INTENDO ESSERE EQUIPARATO A CERTI XENOFOBI, ANCOR PIU' IMBECILLI DEI SOPRACITATI POLITICI, CHE ROVINANO IL BUON NOME DELLA BLOGOSFERA!
La questione che mi preme affrontare è la decadenza italiana. Il nostro popolo è stato, per secoli, un aggregato non omogeneo di uomini liberi (escluso il meridione, saldamente in mano ai preti che hanno rovinato quelle terre). Città come Milano, Venezia e Firenze hanno una lunga tradizione di scontri mirati alla libertà della popolazione. Milano, l'esempio a me più caro e di cui posso parlare con maggior cognizione, è stata rasa al suolo più volte, nel tentativo di calmare le teste calde medeghine. Ogni volta è risorta più agguerrita e convinta di prima. Il Barbarossa e gli Asburgo, tanto per citarne due, hanno conosciuto in prima persona la testardaggine dei milanesi. Analoghi discorsi si possono fare sulla fiera Venezia, la facinorosa Firenze, l'indomabile popolo sardo e tutte le altre realtà che compongono le genti italiche.
Parliamo, ora, degli italiani. Dalla delusione sabauda, all'incubo fascista, fino al tradimento repubblicano (ricorderei che la classe politica è figlia di Badoglio, personaggio su cui non mi stanco mai di lanciare insulti), ci siamo visti comandare da emeriti -non trovo le parole adatte-.
Quando fu introdotta la tassa sul macinato, circa un secolo fa, i braccianti e tutte le classi meno abbienti scesero in piazza a protestare e vi furono scontri. Stessa situazione si ebbe all'arrivo delle idee socialiste. Qualcuno credette, nel '22, che era iniziata una nuova era, a seguito dell'unico evento rivoluzionario della storia dell'Italia (ricorderei che, come insegna Enzo Biagi, i rivoltosi partirono a piedi da Napoli, il loro capo arrivò il giorno dopo, in vagone letto da Milano); non devo ricordare come andò a finire... Infine giunse, tra il tripudio del popolo, la repubblica, corredata di: mafia, vaticano, etc, etc, etc. Abbiamo avuto grandi uomini, cito Berlinguer, De Gasperi, Almirante; una minoranza rispetto ai vari scaldaplotrona ed i loro codazzi di raccomandati nullafacenti che hanno affossato il paese, senza che nessuno dicesse o potesse dire nulla (bella cosa la democrazia). Per anni ci hanno fatto pensare che patriottismo fosse sinonimo di fascismo, distruggendo quel poco di sentimento nazionale che è alla base di uno stato. Qualcosa sembrò muoversi negli anni '60 e '70, ma fu solo l'ennesima delusione (farei notare che gli stessi sessantottini che manifestavano in piazza, oggi sono in parlamento...).
Tutto questo ha fatto nascere un senso di sfiducia del prossimo che è culminato nella situazione attuale. Nessuno è contento dei nostri governanti e nessuno se la sente di fare qualcosa. Diffidiamo talmente tanto dei nostri da non credere nella possibilità di migliorare il nostro paese (NON PARLO DI RIVOLUZIONE, SI POSSONO OTTENERE GRANDI RISULTATI ANCHE CON IL DIALOGO E LA MOVIMENTAZIONE, COME FANNO IN FRANCIA DOVE BLOCCANO IL PAESE FINCHE' LA SITUAZIONE NON TORNA COME VUOLE IL POPOLO --> parlo di scioperi e manifestazioni NON violente!).
Non c'è nemmeno la speranza nel principe straniero (altro atavico problema italiano), dopo i tanti favori avuti dai nostri "amici" yankee (è noto che tra la cia, il vaticano e la mafia vi sono stati molti accordi....).
Oggi ci troviamo davanti ad un gruppo di delinquenti (a destra e sinistra) che uccidono la libertà e la legalità con leggi indegne di un paese civile. Mafiosi che si depenalizzano i reati, corruttori che eliminano il reato di corruzione, delinquenti che aprono le carceri... sono persone che hanno in mano il potere e lo usano come se fossero nobili alla corte di Louis XIV.
La repubblica che fine ha fatto? La democrazia è solo una parola per giustificare bombardamenti nel medio oriente? Possibile che non si riesca a salvare la res publica da mani rapaci e incapaci?

Forse, è giunto il momento di indossare l'elmo di Scipione e fare qualcosa. Basterebbe non comprare giornali per una settimana, tenere spenta la televisione per altrettanto tempo, boicottare le assemblee e manifestazioni di partito (nel senso di non andarci), tenere la macchina ferma il più possibile, evitare le autostrade e spegnare un paio di giorni i telefonini. Piccole azioni che non richiederebbero troppo sforzo e non comporterebbero alcun reato. Un piccolo modo per mostrare che esiste una Italia che non accetta questo sistema di cose. Si potrebbe, una volta uniti sotto un comune scopo, attuare altre forme di protesta non violente come queste, ad esempio: non accettare più lavori da sottopagati (tutti uniti si potrebbe fare!), smettere di acquistare certi prodotti, etc. Solo così si combatte il potere dei nostri potenti. Solo con azioni non violente gli possiamo togliere ogni appiglio di repressione e, soprattutto, colpirli in ciò che più amano: il dio denaro.
Cittadini: smettiamo di essere buoi e torniamo ad essere persone.
Marco D'Urso

Ps
Come minimo, per gli ultimi post (letti da pochi) mi metteranno il blog sotto controllo, con la scusa che sono un pericoloso eversivo. Ormai è così che funziona in italia.

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