Di questi tempi mi trovo spesso a parlare male del teocrate residente a Roma (il pastore tedesco). Riconosco ed apprezzo la sua grande cultura umanistica e teologica che ne hanno fatto uno dei massimi esponenti di tali discipline; solo questo.
Ora veniamo alle critiche. Il suddetto signore è stato a capo della "congregazione per la dottrina della fede" (ex sant'uffizio, ex inquisizione...) e, quale zelante teologo, perpetra la tradizione dei suoi predecessori... Non voglio parlare delle tante opere pie di tale organizzazione, di cui hanno beneficiato Bruno, Galileo e tanti altri, né entrare nel merito della disputa tra chi sostiene che san Domenico sia stato barbaramente ucciso da un eretico e chi interpreta tale gesto come l'atto disperato di un uomo perseguitato (fatto sta che un cataro gli ha aperto il cranio). Ciò che mi preme è far notare l'anacronistica opera dell'attuale teocrate romano, inquisitore.
Da mesi si diverte ad attaccare atei e laici, sostenendo che solo persone religiose sanno essere giuste e tolleranti. Suppongo che la storia non fosse la sua materia preferita e temo che non legga i giornali... Questo personaggio attacca, quasi quotidianamente, ogni forma di laicismo ed ateismo, dimostrando tuta la tolleranza cristiana.
Queste invettive non mi toccano. Non ho mai dato retta al clero, non inizierò certo adesso. Ciò che mi preoccupa è l'effetto che hanno su molte persone, soprattutto in tempi di acceso fanatismo religioso. Escludendo l'estero, per brevità: CL (i peggiori), i teocom che infestano la sinistra (quanto rimpiango i vecchi comunisti mangiapreti), bigottame vario e certi movimenti cattolici di dubbia qualità, sono tutti pronti a seguire le parole deliranti e fuori tempo di Ratzinger. Di ciò se ne vedono gli effetti in parlamento (vogliono cancellare ogni riferimento all'omofobia dalla legge sui diritti dei lavoratori, hanno affossato ogni legge sulle coppie di fatto e temo quello che faranno in campo etico-scientifico).
Carol Wojtyla era riuscito a farmi apprezzare la figura papale, con le sue idee progressiste (progressiste per un papa) e le sue nette prese di posizione riguardo ai diritti umani ed alla scienza (non dimentichiamo la riabilitazione, tardiva, di Galileo). Pur criticando la sua campagna anti preservativo ed alcune sue sparate inaccettabili, gli riconosco l'essere stato uno degli uomini più grandi del '900. Con il suo operato era riuscito a dare vita al dialogo tra le religioni, creando un clima di distensione e dialogo tra i monoteisti, poi con le religioni orientali e sciamaniche. Un grande uomo.
Ora c'è quel simpatico tedesco... in poco tempo ha buttato alle ortiche il lavoro trentennale di Wojtyla. Insulta chi non è cattolico ed ha atteggiamenti medievali. Inaccettabile che nel XXI sec si conceda tanto risalto a personaggi di tale pasta. L'ultima sua grande azione è stato dimostrare tutta la sua tolleranza ed apertura cristiana, rifiutandosi di incontrare il Tenzin Gyatso, premio nobel per la pace.
Vivi complimenti! Neanche Pio IX...................
Complimenti, soprattutto, a quei pecoroni che seguono le parole deliranti di questo personaggio, dimostrandosi simili ai tanto criticati mussulmani.
Ognuno di noi ha una sua morale, etica e religiosità (in questo calcolo anche l'ateismo) e NESSUNO HA IL DIRITTO DI RITENERSI SUPERIORE O LANCIARE ANATEMI, SOPRATTUTTO NON SI POSSONO IMPORRE LA PROPRIA MORALE E LE PROPRIE SCELTE.
Drvso
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