martedì 11 dicembre 2007

Sintomi

Ogni malattia ha una sua sintomatologia precisa. In questo caso: il malato si chiama Italia ed i sintomi sono le continue agitazioni cui stiamo assistendo.
Il paese è allo sfascio, ma i signori della casta non se ne rendono conto. Negli ultimi mesi: i ricercatori, i tassisti, poi gli operai (a dire il vero, sono agitazioni che si ripropongono a cadenza annuale, come i controllori di volo ed altre categorie), i commercianti, gli artigiani, i camionisti, etc... non è una categoria che si lamenta, bensì tutto il paese.
Non voglio entrare in merito su chi ha torto o ragione, mi limito solo ad una veloce analisi della situazione: la gente è allo stremo. I mutui, le tasse, il costo della vita, il precariato imperante, la delinquenza, stanno logorando la popolazione del bel paese.
Possibile che nessuno, all'interno del palazzo, si renda conto che tutto questo è sintomatico di una situazione che si aggrava ogni giorno? Devo pensare che i nostri governanti, chiusi nella loro Versailles, non vedano la situazione?
Ogni volta che leggo articoli, ascolto servizi, mi guardo intorno, vedo una situazione allarmante che peggiora ad ogni nuova alba.
Se i camionisti manterranno la promessa, fino a venerdì vi saranno le autostrade bloccate, con conseguente blocco dei rifornimenti energetici ed alimentari. Potrebbe essere la volta che scoppia il casino e non vorrei trovarmi coinvolto.
Personalmente, temo quell'animale ottuso e spaventato, chiamato gente, capace di tutto, qualora gli sia dato il "la". Non oso immaginare cosa potrebbe combinare la folla inferocita, anche nei confronti dei privati cittadini che hanno la sfortuna di passare nel posto sbagliato al momento sbagliato (questo intendo con "trovarmi coinvolto").
Il futuro non è roseo.

Drvso

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