venerdì 11 gennaio 2008

50° puffamento

Fonte repubblica.it

Io puffo, tu puffi, egli puffa, noi puffiamo, voi puffate, essi puffano.
Su cosa significhi, realmente, puffare, si sono interrogati in molti. È come il proverbiale supercalifragilistichespiralidoso o la superscazzola paraplegica con scappellamento a destra: i grandi dubbi dell'umanità.
I puffi prendono vita 50 anni fa, dalla matita del disegnatore belga Peyo, un uomo a cui devo momenti piacevoli della mia infanzia televisiva e le poche lezioni divertenti di francese...
Queste simpatiche creature blu, allocate in funghetti allucinogeni (genere amanita) hanno stimolato la fantasia di molti bambini e di altrettanti nerd che hanno visto in loro significati tra i più astrusi. La mia preferita, tra le tante teorie, è quella che vede nei puffi la realizzazione del socialismo reale.
Non ancora chiaro il loro sistema di partenogenesi cicognara, balza all'occhio la mancanza di soggetti femminili (ricordo che puffetta è stata generata da Gargamella). Vivono in un paesino disperso nei boschi, si nutrono solo di pufbacche ed ognuno ha una professione innata.
Nella loro semplicità, sono tra i personaggi di fantasia che più amo. Esseri per tutte le stagioni, capaci di rinnovarsi, senza mai perdere nulla del loro carattere iniziale. Adorabili nei cartoni e nei fumetti, divertenti da collezionare (sapessi dove diavolo è finita la mia collezione di puffi!) e per giocarci (in particolare ho trovato grandiosa la versione terroristica nel videogioco Blip&Blob the ball of still).
Penso sia inutile cercare di capirli, è sufficiente amarli, ripensando al loro inno: "Noi puffi siam così, noi siamo puffi blu! siam alti, su per giù, due mele o poco più".

Ed ora, tutti i coro: tanti auguri puffi!
Che è meglio.

Drvso

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma la canzoncina non era:
noi puffi siamo così, noi siamo puffi blu, puffiamo su x giù due mele o poco più

Drvso ha detto...

in realtà esistono 2 versioni... ho scelto la più arcaica ;-)