A volte penso che dovrei scrivere sulle belle serate passate con gli amici. In particolare, le ultime con i soliti ignoti sono state meravigliose e degne di racconto (escluso il particolare che trovarmi al tavolo con coppie sposate e prole mi ha fatto sentire vecchio....). Non le racconto perché i bei ricordi sono difficili da esprimere, senza essere prolissi o violare la privacy altrui...
In compenso: questa sera va raccontata, come esempio fantozziano di resistenza.
Sigarette finite, ne approfitto per fare un giro in moto. Temperatura ottimale, niente traffico: una libidine. Per la prima volta, ho lasciato a casa la tuta da pioggia.
Nel mio girovagare mi fermo al bar di un amico, bevo una cosa e faccio due parole con un conoscente, poi si sono aggiunte altre persone e la serata ha preso una piega piacevole. Il peggio doveva giungere tutto insieme...
In primis è passata la mia ex (l'arpia che mi ha fatto passare quasi due anni di merda) con il nuovo tipo. Mi basta vederla per andare pesantemente in frusta.
Due: è passata anche una mia amica che non vedo da tempo (con cui c'è stato un intermezzo leggero) ed ha fatto finta di non conoscermi.
Tre: quando è arrivato il freschino, ho pensato bene di muovermi, per non farmi sorprendere dal fortunale... Mi sono fermato dal tabaccaio, per fortuna, un secondo prima che grandinasse. Mi giro per controllare la moto e le sigarette, poggiate sul bancone, sono sparite per magia (purtroppo me ne sono accorto molto dopo). Ricompro le sigarette, bestemmiando, e salto in moto, tanto ha smesso di piovere... Negli ultimi 500 metri da casa, dove non c'è un riparo a pagarlo, è venuta giù tanta di quell'acqua! Naturalmente, mi muovevo contro vento...
Morale: sono arrivato a casa fradicio (bagnato anche le mutande), incazzato e alleggerito di 8,60€.
È proprio vero: la sfiga è un cecchino!
Drvso
1 commento:
ma muchela è stata una di quelle serate che citerai nei tuoi racconti alla prole!
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