mercoledì 20 agosto 2008

Ladri!

Esiste un organo di tutela del cittadino chiamato antitrust che dovrebbe evitare accordi illeciti tra le aziende, a danno del libero mercato. Altresì, esistono le associazioni di consumatori e garanti vari. QUEI BARBONI DI TELECOM E VODAFONE HANNO DECISO, UNILATERALMENTE DI MODIFICARE I PIANI TARIFFARI, ELIMINANADO LE VECCHIE TARIFFE. Il tutto con un avviso a ferragosto: che figli di troia! (con rispetto parlando, per le prostitute)
Premesso che quei pezzenti di merda delle società telefoniche non fanno queste cose in paesi civili, ci hanno rifilato i costi di ricarica per anni ed ora, vogliono eliminare i piani convenienti, risalenti all'epoca in cui esisteva ancora la concorrenza, tramite un accordo tra loro.
Come tutti quelli che hanno tariffe decenti, mi sono sentito derubato ed ho iniziato ad informarmi su possibili contromosse, tramite la rete. I siti dei sopracitati enti, oltre che essere pessimi come impostazione e navigabilità, non parlano di questo. Siamo davanti ad una manovra di cartello, a danno del cittadino e nessuno, tra i preposti, prende posizione. SI limitano a dire che le sole possibilità sono:
1)cambiare gestore
2)scegliere tra le nuove tariffe
Ma siamo impazziti?
Siamo davanti ad una manovra di controllo del mercato da parte di aziende leader, qualcosa che va contro il libero mercato, tanto declamato (in effetti tra l'Italia e il liberismo c'è un abisso). Si obbligano i consumatori a stangate ingiustificate e né l'antitrust né le associazioni del consumo fanno qualcosa. Vien da pensare male.....
A seguito di questa scelta vergognosa, scrivo ai "cari" "signori" della vodafone:
"Da dieci anni sono vostro cliente, prima con un numero intestato a mio padre e dal 2000 con un numero mio. In questi anni vi ho sborsato oltre 3000 € (calcolo approssimativo per difetto). Mi sto cercando un nuovo gestore! Andate a fanculo con tutti i vostri complici!"

Drvso

1 commento:

Anonimo ha detto...

altroconsumo ha aperto un esposto ed io sto scrivendo alle aziende per i fatti miei. ciao simo