domenica 24 agosto 2008

Sospesi nel nulla

Se chiedessi a qualcuno di bucare la nave su cui viaggia, mi darebbe del pirla. Nessuno sarebbe così insensato da rovinare lo scafo, avvelenare le scorte idriche, spaccare il timone e via discorrendo. Solo un pazzo, in mare aperto, danneggerebbe la propria barca.
Un vecchio detto recita: "per mare e per cielo non ci sono caverne".

Il pianeta Terra è un sasso alla deriva sul nulla. Come una grande arca, trasporta la vita e noi altri in giro per il cosmo, garantendoci ben più della sopravvivenza: ci garantisce di esistere.
Il sasso più la vita più l'altro sasso basaltico in orbita compongono il sistema chiamato Gaia. Un sistema relativamente perfetto che vive sui propri equilibri precari. Un qualcosa di meraviglioso di cui siamo parte e malattia. Chi per denaro, chi per idiozia, si stanno distruggendo gli equilibri con conseguenza catastrofiche.
Chi lo fa per soldi non capisce che il suo guadagno è solo sul breve termine. Sono personaggi incapaci di guardare lontano, che non comprendono (userò il loro linguaggio) quanto sprecano in termini economici, come mancati introiti e spese aggiuntive.
Per quanto concerne l'ignoranza... è la forza dei "furbi" sopracitati.
Gaia è la grande nave sospesa nel nero mare del cosmo. Una nave cui stiamo rovinando lo scafo, scassando il motore, abbattendo l'albero maestro e buttando le scorte a mare.
I fiumi sono sterili, i fiori deformi, e api svaniscono, i mari anneriscono, i ghiacciai si sciolgono. In questo marasma proliferano topi, scarafaggi, zanzare, batteri patogeni ed esseri umani (per ora).

A voi trarre conclusioni

Drvso

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