lunedì 11 agosto 2008

Lo spirito olimpico

Un tempo, quando ancora il mondo era immerso in quell'antichità da molti osteggiata e ritenuta barbara (definizione etimologicamente assurda) e violenta, ogni 4 anni si bloccavano le guerre e si indivano le olimpiadi: un buon modo per risolvere sul campo di gioco le controversie da campo di battaglia. Questi grezzi personaggi, nella cui luce riflessa vive ancora l'Europa, attraverso i giochi esaltavano un'idea che oggi è andata persa.
Immagino Socrate che rabbrividisce nel vedere un tg in cui le notizie principali sono: olimpiadi e guerra. Scontri armati che affondano il colpo di grazia all'agognante spirito olimpico. Abbiamo nazionali che meditano il ritiro per tornare in patria, atleti che rifiutano di gareggiare contro persone di paesi "non riconosciuti", problemi etnico politici vari e via discorrendo.
In particolare, la questione del nuotatore iraniano che si è ritirato, mi ha provocato un forte giramento di palle.
Cretino! Ti sei allenato per anni, nella speranza di vincere la patacca d'oro e ti ritiri per non bagnarti nella stessa piscina di un israeliano? in un colpo solo hai mandato in vacca anni di sacrifici e tutta la futura carriera agonistica: cretino! Posso capire che avresti avuto problemi in patria e, così facendo, sei diventato un eroe (?) della rivoluzione di Khomeini, però... Nessuno mi toglierà dalla testa che hai avuto paura, insieme a tutte le teste calde che governano l'Iran (grande paese, purtroppo in mano ai religiosi) di perdere davanti al nemico ebraico. A questo punto non sei solo cretino: sei un gran cagasotto! In una parola: stronzo!
A tutto questo, aggiungiamo i soliti problemi in Cina e qualche altro macello e si comprende cosa è diventato lo spirito olimpico: soldi!
A questo punto, per coerenza, che gli cambino nome. Le olimpiadi sono puro sport e competizione PULITA. Queste "olimpiadi" moderne non hanno alcuna parentela con quelle antiche, è solo una kermesse di oggetti della Nike, Reebok, Puma, Lotto, etc, indossati da volatili eroi, adattissimi alla pubblicità.
Qualche sportivo pulito c'è ancora. In certe gare c'è ancora il piacere di seguire lo scontro tra persone decise e motivate che vogliono dimostrare il loro valore. Sicuramente c'è qualche federazione che crede in quello che dovrebbe essere lo sport. Dal mio modesto punto di vista, dopo gli scandali sul doping, la politicizzazione di questi eventi, la montagna di soldi che c'è dietro: sono mosche bianche.
Ancora una volta, siamo riusciti a mandare a monte qualcosa di bello e buono.

Drvso

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