martedì 16 settembre 2008

Della civiltà

Il grado di civiltà di un popolo può essere misurato in diversi modi; il mio si basa su due parametri: comportamento alla guida e pulizia dei bagni pubblici.
Chiunque abbia fatto un giro in macchina sa di cosa parlo. La volontà di prevaricare su tutto e tutti, compiendo manovre al limite dell'idiozia è la firma della maggioranza degli automobilisti-scooteristi italiani (suv, smart, scooter e macchinoni familiari, in particolare bmw, sono i bersagli delle mie bestemmie quotidiane). Gente incapace di comprendere che il codice della strada e l'educazione esistono per dei motivi importanti.
Non voglio fare la verginella, anch'io combino le mie cagate, ma non raggiungo mai certi eccessi. Sono il primo a ritenere assurdi certi limiti di velocità (buoni solo per i velox) e passare con il giallo, ma a tutto c'è un limite.
Dal deficiente che avanza con il rosso, in attesa del verde, piazzandosi al centro dell'incrocio (che puntualmente non vede il verde e bisogna suonargli dietro, con annesso insulto) che guadagna solo maggior consumo di benzina e minor vita della frizione, provocando disagio ai pedoni, al mentecatto che usa la corsia d'emergenza e fa slalom in tangenziale, c'è una ricca fauna di idioti incapaci di convivere civilmente con il prossimo. Ci sono i cretini sprint da gara in città, capaci di rischiare un frontale per arrivare primi ad un semaforo rosso ed i deficenti lenti: soliti piazzarsi in seconda corsia a 70, lasciando libera quella di destra (obbligando il presente cretino a salti di corsia dalla prima alla terza; il sorpasso a destra mi irrita) e andare in città a zero l'ora, salvo che li si voglia sorpassare: allora accelerano. Tutti convinti di essere i signori della strada e di avere il sacrosanto diritto di rompere le palle, perché loro sono fighi ed il mondo deve rispettarli per la loro figaggine e per la loro macchina (sovente: un bene compensativo). Nei loro comportamenti c'è tutto il fallimento del vivere civile.
Non comprendono che seguendo i regolamenti ci sarebbe meno traffico. Non vogliono mettersi in testa che la loro bravata provoca rallentamenti dietro di loro con progressiva formazione di coda (avviso ai coglionazzi: non pensate che, siccome la coda è dietro, a voi non interessa, perché davanti a voi c'è un coglionazzo della vostra stessa pasta che vi sta facendo rallentare).
Nella guida si vede il comportamento vero di una persona. Da questo punto di vista: l'Italia è bocciata!
Bagni pubblici: anche qui vige il concetto "pensa a chi verrà dopo". Non è possibile che ogni toilette aperta al pubblico debba diventare subito una succursale della fogna! Capisco che, tal volta, vi siano problemi di mira, ma c'è gente che piscia regolarmente sui muri, poi si lamenta dell'igiene. Dalla tazza intasata da quintali di carta igienica ai ricordini vari spalmati sulle pareti c'è abbastanza da chiedersi se questa gente conosce l'abc dell'educazione.
Anche su questo punto: l'Italia è bocciata.
Dopo questo preambolo, vi invito tutti a guardare dai vari politici (espressione dell'italiano medio), personaggi famosi, fino al vicino di casa e voi stessi. Osservate i soggetti e osservatevi, poi immaginateli alla guida e nei bagni pubblici e chiedetevi come si comportano, dopodiché fatelo con voi e chi conoscete bene, invertendo l'analisi (partite dalla guida e dal bagno, per arrivar eai comportamenti di ogni giorno). Fatto questo: traete le ovvie conclusioni che qui ometto.

Drvso

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