"Un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità" così disse Neil Armstrong, scendendo dal LEM dell'Apollo 11.
10/09/2008 vada come vada, una data epocale. Il giorno in cui, forse, si vedrà il bosone di Higg e se ne inizierà a comprendere i misteri. Questa particella è comunemente chiamata "la particella di dio" per molte sue peculiarità (rimando al link qui sopra) ed in sé ha molte risposte che la fisica attende da decenni.
Sarà la conferma del modello standard o la nascita di una nuova fisica? Ci svelerà la strada verso la formula che unificherà la materia e tutte le forme di energia, quella che Hawking chiamava "il pensiero di dio" (per quanto oggi sia considerata una chimera da molti, compreso Hawking), oppure ci aprirà gli occhi ad un mondo completamente diverso da quello che abbiamo sempre ipotizzato? Domande che domani, spero, avranno una risposta.
Risposte che potrebbero rivoluzionare il mondo, e non sto esagerando! Se l'uomo fosse capace di ricreare il Big Bang e trarre materia dal nulla (perdonatemi la metafora poetica), cosa ne sarebbe di dio? In un universo di cui scopriamo, quotidianamente, nuove cose, cui diamo spiegazioni e soluzioni, dove andrebbero a finire il Creatore o il Demiurgo?
Magari si presenta e si stupisce di che razza di specie siamo: i soli capaci di cannibalizzarsi per poco e volare sulla Luna...
Certo che siamo strani come specie. Sappiamo sognare l'impossibile e giungervi, poi siamo incapaci di comunicare tra noi.
Domani si farà un passo, comunque vada.
Drvso
Ps
Per i non avvezzi all'argomento: la storia della fine del mondo è stata ipotizzata da un avvocato, riporto un bell'articolo de "La stampa". Ieri non ho resistito a scrivere una cretinata in merito ;-)
Sempre per i non avvezzi: prima di ricevere quelle risposte di cui ho scritto, ci vorranno anni. Si parla di una mole di dati intorno ai 15 petabyte (15000 tera = 15000000 giga = 15000000000 megabyte). Allego articolo Focus e del Sole24ore, per maggior approfondimento (mi si scusi se non cito fonti migliori, ma certe testate producono articoli troppo specifici per chi non mastica l'argomento).
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