In Giappone c'è l'usanza di organizzare una gita fuori porta, nei giorni della fioritura dei ciliegi (sakura, さくら), detta hanami (花見), credo siano i kanji giusti... La hanami, letteralmente osservare i fiori, è l'inizio della primavera.
Per la tradizione giapponese, sakura rappresenta il divenire del mondo. Infatti questi ciliegi fioriscono e subito dopo fanno cadere i propri fiori creando un meraviglioso gioco scenografico (altro che il ciliegio del mio giardino), purtroppo senza produrre il frutto. Dicono che il massimo sia osservarli nei giardini del castello di Kyoto.
Poeticamente è la metafora della vita, così come dovrebbe essere vissuta. Un breve istante carico di bellezza che va goduto per quello che è, consci di quanto possa essere effimero. Non ci si può fissare nel voler vedere più ciliegi possibili, perché si rischia di perdere la delicata pioggia rosa. Bisogna scegliere il posto e godere a pieno di quel meraviglioso momento, assaporandone ogni istante, senza cadere nella brama del massimo godimento, che distoglierebbe dalla fruizione. In un certo senso, racchiude in sé almeno le prime due nobili verità del Buddha.
Questo vale per tutte le cose belle: vanno godute nel momento, apprezzandole al massimo. Ogni volontà di averne di più o pensieri sulla caducità del momento, portano solo al dolore di non aver goduto.
Prendi un bel momento e vivilo al massimo, senza pensieri sul dopo, perché non tornerà più. Godilo in ogni aspetto, senza cercare un ipotetico miglioramento, perché se ne perderà qualcosa.
Come la pioggia di petali, la vita va goduta ogni istante, apprezzandone i secondi che rimarranno per sempre nella memoria.
Marco Drvso
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