martedì 20 gennaio 2009

E il cespuglio camminò via

Giornata storica. Oggi si insedia, dopo 8 anni, un presidente democratico.
Walker, malgrado tutto, ha insegnato qualcosa al mondo: anche se sei un cretino, beone e bigotto puoi diventare presidente degli Stati Uniti, se appartieni alla schiatta giusta. Altro grande risultato ottenuto da Junior è stata la rovina del cognome Bush. Ci vorranno decenni prima che un altro della famiglia riesca ad ottenere la presidenza, malgrado la forte influenza della famiglia. Non mi stupirei se George Bush senior lo avesse accusato di aver infangato il nome della famiglia, come nel film di Oliver Stone.
George Walker Bush va via e arriva Barack Hussein Obama.
I pochi presidenti democratici hanno marchiato la pelle della storia con il proprio nome. Penso al solo che ho conosciuto "direttamente", Bill Clinton. Un personaggio bizzarro con idee interessanti, che nei suoi 8 anni ha saputo lavorare bene. Ora tocca a Obama.
Per nulla al mondo vorrei trovarmi al suo posto. Tutti ripongono in lui troppe aspettative, dimenticando che è un essere umano. Tra qualche mese lo odieranno (spero di no) per qualche sua scelta impopolare, dettata dalla ragione di stato. I molti che lo vedono come un salvatore del mondo non capiranno le sue scelte. Purtroppo gli illusi sono delle brutte bestie.
Per quanto mi concerne: gli auguro un buon lavoro!
Peccato che in pochi abbiano colto la sottile ironia del destino. I due uomini politici americani più in vista e seguiti sono: un sangue misto, dal nome arabo e la pelle scura, il presidente, e il figlio di un membro della gestapo, nato in Austria, il governatore della California. Manca solo un russo e il quadro è completo...

Marco Drvso

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