In questi giorni non ho una lira e molti miei amici sono conciati peggio. La povertà dilaga e la situazione è destinata a peggiorare. Vedo pensionati che frugano tra gli avanzi del mercato, poveri che muoiono di freddo, il ceto medio che svanisce lentamente. Non sono belle cose.
D'altro canto, sto assistendo ad un fenomeno interessante. La gente sta rimparando ad arrangiarsi. Il risparmio, dopo anni di opulenza, è tornato nelle abitudini della gente. Concetti come riutilizzo e gestione oculata si fanno nuovamente sentire. So bene che non è una scelta, ma virtù della necessità; ciò non toglie che sia positivo.
Negli anni '80 ci siamo abituati troppo bene, dimenticando dei fondamentali. Abbiamo vissuto nell'etica dell'usa e getta, senza considerare le conseguenze. Si è prodotto debito per sostenere il sistema consumistico, acquistando nulla, con denaro comprato a caro prezzo, producendo montagne di spazzatura e interessi. Ora ne paghiamo lo scotto.
Con lo stomaco pieno, non consideriamo molte questioni. Con lo stomaco vuoto, risvegliamo i nostri sensi e vediamo cosa è diventato il mondo. Forse ci voleva questa situazione per svegliarci dal torpore.
Ora bisogna capire dove finiremo. Sarà la volta buona che si riesca ad imprimere una nuova direzione al mondo, o finiremo a scannarci l'un l'altro, come animali? Non dimentichiamo che la rivoluzione francese scoppiò a causa della rivolta del pane a Parigi..... Questo è il momento di transizione verso il nuovo mondo. I poteri forti hanno fallito e il loro ordine mondiale rischia di scoppiargli tra le mani. Cosa sarà dopo?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Marco Drvso
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