domenica 8 marzo 2009

Oggi

Ho passato la giornata a pensare e, un po', a deprimermi.
Ho scelto di buttare via un po' di tempo per riflettere e mettere a posto le idee.
Mi ha fatto bene scoprire la forza del sorriso e la ricerca dell'equilibrio, ma serve approfondire la tristezza per trovare forza, come ho scritto nel post precedente.
Intento nel cercare le parole giuste, mi è venuta alla mente una persona molto cara che sta passando un momentaccio e le ho scritto. Morale, ho prodotto per lei il post che stavo scrivendo.
Queste parole sono dedicate ad una bella persona, grazie alla quale sono riuscito a non cadere in depressione totale. Il suo affetto mi ha aiutato a superare quella questione a voi nota. Una persona tanto dolce quanto forte che peccato non viva a Milano.
Spero che non me ne vorrà se riporto quanto le ho scritto.

In questi giorni ho analizzato la forza del sorriso, trascurando quanto sia importante essere tristi, in certi periodi. Le strette al cuore e la rabbia che ne consegue fanno parte della natura umana, servono a ricordarci che siamo vivi, esattamente come la gioia più grande.
Ci si sente male e si vorrebbe mandare il mondo a farsi fottere e noi con lui. I colori sbiadiscono, i sogni si allontanano e la felicità sembra svanire. Proprio in quel momento si può trovare la forza, perché quando le tenebre si fanno più fitte è più facile vedere la luce: quel flebile rimasuglio di forza che sembra brillare come 100 soli.
Allora bisogna afferrarla e lottare affinché la sua luce diventi così forte da riportare calore e colore al mondo.
Ma se non si conosce la tristezza più profonda, non si può sperare di trovare quella luce. Solo le persone dotate di ragione e sentimento possono sperimentare questa situazione e trarne la forza per migliorarsi e andare avanti.
In certi casi è meglio cadere per poi rialzarsi, così si può intraprendere un nuovo cammino, perché nel cambiare la strada c'è sempre di che guadagnare e ciò che si perde, forse non è così importante.
Non si perde mai qualcosa di realmente importante, perché una piccola parte di quel qualcosa resta dentro di noi e ci accompagnerà fino alla fine del cammino.

Tralascio i saluti, perché quella è una questione privata che non riguarda solo me. Riguarda anche quella persona fantastica che senza volerlo mi ha aiutato tanto.
Come diceva la mia prof di biologia: vivere è scambiare. Scambiamo quotidianamente con le persone crescendo e arricchendoci. Diamo tanto, senza saperlo e riceviamo senza che ci sia chiesto un grazie.
Un brindisi alla vita!!

Marco Drvso

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