Le rose gialle, nel linguaggio dei fiori, sono l'amicizia, l'unica cosa che conta veramente nella vita.
Quando offro la mia amicizia ad una persona, solitamente, è incondizionata e do tutto me stesso; non mi interessano le amicizie di comodo. Qualora ve ne siano state, non ho mai millantato di essere amico di quella persona, né ho fatto nulla per farlo credere. In quei casi, lo definisco solo un conoscente.
Gli amici sono qualcosa di grande, cui dedicare il proprio tempo, a cui dare sempre una mano. Ci si può vedere di rado, quel che conta è sapere che ci sono ed esserci per loro.
Come le rose, hanno anche le spine: piccole incomprensioni che possono minare il rapporto, cagionate dalla solita, immancabile, incapacità comunicativa umana. Sovente, per fortuna, le cose si risolvono e quando questo non succede, è doveroso mettere in discussione il rapporto e comprendere cosa non funzionasse.
Di amici veri, quelli cui presteresti le mutande e ci dormiresti insieme senza combinare nulla (premesso che tra i miei amici veri ci sono anche delle ragazze; credo nell'amicizia tra uomo e donna) , ne ho e di questo sono felice. In questa fauna variegata c'è ogni tipologia umana. Persone particolari (non vi aspetterete che il sottoscritto frequenti persona normali!!) da cui ho sempre tratto insegnamento e di cui sono stato, con gioia, lo psicanalista...
Molti di questi rapporti sono iniziati in maniera strana. Una era una tipa che detestavo, l'altro il tizio che stava portandomi via la ragazza, una è la mia ex, con un altro ci finii a botte, etc. Oggi sono persone con cui condivido il mio stato d'animo e che sanno riconoscere tra le mie mille maschere di pirandelliana memoria il mio vero volto.
Si litiga, si fa la pace, si ride, si piange, ci si perde e ci si ritrova, questa è l'amicizia. Come una rosa è fatta di tantissimi petali, ognuno diverso. È capace di attecchire ovunque e crescere in modo inatteso, con le sue spine e i suoi colori. Sono le persone che mi offrono la mano e la spalla nei momenti buoi, per i quali faccio lo stesso. Quelli con cui si può condividere il silenzio, le risate più grasse, ettolitri di birra, lacrime, esperienze. Sono quelli a cui non puoi raccontare di essere felice, se qualcosa va male, perché sanno leggerti il cuore e non li freghi. Sono quelli che quando fai il coglione e dici boiate, sanno cosa pensi veramente e ridono pensando ai pirla che si stanno facendo una brutta immagine di te e non sapranno mia cosa si perdono, fermandosi alla tua immagine superficiale. Sono tutte quelle persone che hanno voluto andare oltre il tuo aspetto esteriore, quelli che hai voluto conoscere bene.
Gli amici sono le persone che hanno superato le mura che ognuno di noi costruisce intorno a sé. Talvolta hanno invaso il castello, altre volte hanno trovato le porte aperte, in ogni caso sono i custodi del giardino in cui ognuno di noi nasconde la propria essenza.
Un abbraccio caldo a tutti/e gli/le amici/e!
Marco Drvso
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