martedì 6 ottobre 2009

Corsi e ricorsi storici

"Strani giorni! Viviamo strani giorni!" cantava Battiato. Il miglior commento a questi miei giorni.
Ho iniziato a far attività fisica, con dedizione e costanza, cosa mai accaduta (oggi bigio, perché non sento più la spalla destra, quindi mi limito ad addominali, gambe e stretching). Solitamente, abbandono al secondo giorno, sono alla terza settimana....
Mi sono gettato a capofitto nel lavoro e sto ottenendo qualche risultato interessante (oltre a un minimo di stress). Ho persino iniziato a studiare e proporre sistemi per la crescita dell'azienda.
Più un insieme di fatti interessanti e positivi.
Insomma: trascurando la spalla destra, sembra che tutto vada a gonfie vele (con la sinistra scrivo e con la destra mi tasto i coglioni).
Mentre vivo questo susseguirsi di eventi, lentamente la mia nuova concezione del mondo si fa strada. La coincidenza più strana è che tutto sta seguendo le fasi di rilettura del romanzone. La crescita che ho scritto per il protagonista segue, a grandi linee, quel che mi accade.
Proprio sul più bello, mentre il protagonista si rende conto che una persona del suo passato non valeva il peso che le dava, una persona del mio passato recentissimo si è esibita in una pantomima esistenziale da -1000 punti. Io, almeno, organizzo le cadute di stile per essere il più irritanti possibili, senza sembrare un bambino cretino. Per cadere di stile, bisogna avere stile...
Con la consapevolezza di aver avuto tutto ciò che volevo, ho riso.
In quella stessa scena c'è la rinascita del protagonista, quando finalmente si rialza, lasciando in terra le ceneri del suo passato, come la fenice.
La scena successiva, narra l'incontro tra il protagonista e la protagonista, la regina della notte. In quel frangente, lui si decide a dire tutto, svuotando la propria coscienza, quello che chiamo karma-washing. Il tutto accade sotto la luce del plenilunio.
Mentre rileggevo il capitolo, mi è caduto l'occhio su una conchiglia a me molto cara.
Diciamo che da 14 anni so sempre dove si trova... una giornata di pioggia, nei primi di settembre, in centro a Milano, che non scorderò mai.
La guardo e mi sovviene lo schizzo di controllare se su FB c'è la persona che fece da modello per le linee base della regina della notte. Modello estetico, il suo carattere è stato usato per un altro personaggio. Lo voglio specificare, perché la cara çeirina (non so scrivere la ç maiuscola) è decisamente insopportabile, in questo primo tomo.
Digito nome, secondo nome, cognome e quasi per magilla compare un profilo blindatissimo, con foto inaccessibile. Che si fa? Che non si fa? Decido di inviare la richiesta d'amicizia, corredata da messaggio neutro, onde evitare i seguenti casi:
  1. omonimia
  2. la sua giusta incazzatura (all'epoca non avevo stile ed erano grosse e genuine cazzate)
Non che avessi chissà quali intenzioni. Il piacere di ritrovare una persona persa tanto tempo fa è stata la molla di questo gesto, un pensiero nato rileggendo il libro, senza uno scopo preciso (qualcuno ha congetturato un tentativo di chiodo scaccia chiodo, ma posso giurare che non è vero! Non gioco con le persone, salvo che le persone non mi facciano incazzare....).
Dopo parecchie ore, risponde al messaggio e mi chiede di Nebbia, il mio fu gatto, chiamandolo per nome.

Come in un film, mi giro e vedo un ragazzino più basso di pochi centimetri, più grasso di 30Kg, con lunghi capelli che voleva cambiare il mondo, ma aveva troppa paura per guardare in faccia una persona.
Apro la chat e c'è lei. Le successive ore sono volate nel proverbiale"10 anni da narraci l'uno all'altra" e le frasi non sono certo rimaste dentro. Senza raccontare quivi quel che ci siamo detti, basti sapere che ho parlato molto (ma va?) e mi sono tolto un certo peso che era lì da tempo immemorabile. Credo di averle raccontato la mia vita, ma so poco di quel che ha fatto lei.
Lo ammetto: sono narciso ed io sono il mio argomento di conversazione preferito.
Ho trascorso dei bei momenti, parlando con una persona che è stata importante nella mia vita e, come accaduto ogni vota che ho ritrovato un vecchio, vero amico, sembrava che fosse passato un giorno.
Il tutto ha contribuito al mio karma-washing, sebbene non fosse quello lo scopo di tutto, anzi è stato un bel effetto secondario. Ieri era il plenilunio...
Mi risulta difficile descrivere le emozioni del momento. Sono stato proiettato indietro nel tempo mentre chattavamo e guardavo le sue foto, come se tutto fosse stato un sogno. Per un istante ho avuto 16 anni.
Così, tra una chiacchiera e l'altra è iniziato qualcosa che non so definire. Forse il gioco delle confessioni, forse un riavvicinamento, forse curiosità, forse una prova, boh, non so cosa fosse e non voglio rovinare un momento di magia, chiedendomi cosa fosse. In questo non so cosa, per gioco ci siamo trovati a millantarci sposati su FB.
Questo, unito alla mia pseudo bisessualità (che fa parte del personaggio ambiguo che amo interpretare), ha scatenato una discreta reazione tra i miei amici. Ho riso, non poco, ma ho anche riflettuto sulla mia vita.
Non so se tutto ciò avrà un seguito (e che seguito avrà) o rimarrà la folla di una sera su internet. Comunque vada, è stato bello. Un momento che è valso la pena vivere e varrà la pena raccontare, quando sarò un vecchio e tardo babbione.

Marco Drvso

1 commento:

Anonimo ha detto...

:-) Kisu