mercoledì 11 novembre 2009

Senza ali né artigli

Un angelo privo
delle candide ali,
un demone senza
tremendi artigli,
cosa sono?
Una rosa
senza delicati petali
né acuminate spine.
Ecco cosa sono.
Non compie
il bene a lui ascritto
non compie
il male a lui caro.
Ma a cosa servono
un angelo
che non può consolare
un demone
che non può colpire?
Aveva ali solo per te
per cullarti in cielo,
ma le ha strappate
quando ha capito
che vicino a te
era solo dolore
per entrambi.
Ora non può
stringerti,
consolarti,
darti speranza.
Davanti a te ha scelto
che non avrebbe mai
sfoderato gli artigli:
non voleva che tu
creatura candida
potessi soffrire.
Hai confuso sempre
le sue dolci carezze,
forse un po' timide,
con affondi d'artiglio.
Artigli che una sola
davvero una volta
hanno affondato,
nel cuore ferito,
il suo.
Si colpì il cuore
per salvare il tuo.
Ora che potrebbe colpire,
chiedere il giusto tributo
a quanto gli hai fatto,
li taglia per non ferirti.
Può solo
da solo
guardare te
da lontano
e soffrire
per te
da lontano.
Ricorda un amore
che nacque già morto.

Marco Drvso

Nessun commento: