6 agosto 2012, su Marte è atterrato il più sofisticato laboratorio scientifico ambulante e automatico, che mente umana abbia mai progettato; lo hanno chiamato Curiosity. Un tempo le chiamavano Mariner, Viking, Voyager, Venera, nomi altisonanti, ma dopo il caro Pathfinder, i nomi delle sonde sono molto peggiorati... Il vero grande risultato di questa missione è stato far atterrare circa 9 quintali di roba, senza farla fracassare, con un paracadute. I sovietici che erano avanti a tutti, riuscirono a far atterrare Venera4 su Venere (chi si intende un minimo di planetologia, sa che fu una impresa incredibile), ma fallirono con Marte a causa dell'atmosfera fin troppo rarefatta; motivo per cui le precedenti sonde sono atterrate usando un sistema di airbag.
6 agosto 1945, quando quell'imbecille, criminale di Truman ordinava di sganciare la bomba.
Sebbene siano storie apparentemente lontane, questi due fatti sono accomunati da un percorso unico, iniziato tra l'Italia, la Germania, gli USA e quella che fu l'URSS, grazie al lavoro di gente geniale di cui ricorderò, per brevità: Fermi, Einstein e Von Braun (giganti che sedevano sulle spalle di altri giganti e videro lontanissimo).
Purtroppo, l'evoluzione tecnico scientifica umana è spesso stata legata a doppio filo con la ricerca in ambito militare, la sola che non ha mai conosciuto tagli, e quando non è partita da usi bellici, si è trovato il modo di applicare l'invenzione o la scoperta allo scopo di uccidere.
La storia della bomba e dei voli spaziali è stata per molto tempo una sola. Mentre Von Braun progettava i suoi razzi, in Germania e negli USA si cercava di imbrigliare la forza dell'atomo per produrre un'arma. Tutto il progetto Manhattan era finalizzato a questo. Alcune delle menti più eccelse del XX secolo, riunite per ottenere una delle più grandi scoperte della storia umana, al fine di uccidere. La ricerca atomica era finalizzata fin da subito alla bomba; l'energia e la ricerca medica furono collaterali.
Gli americani pensavano di usare gli aerei (come hanno fatto) e i tedeschi puntavano al missile nucleare. Sebbene fossero indietro sul nucleare, anche a causa dell'idiozia di certi gerarchi che consideravano la relatività una teoria "anti tedesca" (cui aggiungiamo le leggi razziali che provocarono la fuga di Einstein e di Fermi, la cui moglie era ebrea), erano ad un passo dalla V4, quella che sarebbe diventata il razzo Jupiter. Erano ad un passo dal missile nucleare, infatti si tramanda la leggendaria frase di Hitler "Dio mi perdoni gli ultimi 10 minuti di guerra".
Finita la guerra, russi e americani si spartirono gli scienziati nazisti (quel nazista di Von Braun fu messo a capo della NASA) ed iniziò la gara a chi aveva il missile più grosso. Tutta l'epopea spaziale fu una gara al missile balistico con la maggior gittata, con risvolti talvolta drammatici e talvolta comici, che hanno anche fatto progredire la ricerca. Emblematico è il caso della scoperta dei gamma ray burst. In sintesi: ogni esplosione nucleare libera raggi gamma, per questo i satelliti erano tarati per identificare tali radiazioni. Sapendo che i sovietici avevano ottimi missili, gli americani temevano che facessero gli esperimenti sulla Luna, quindi dotarono i satelliti di rilevatori puntati verso lo spazio e scoprirono questo interessante fenomeno.
In oltre mezzo secolo l'umanità ha fatto passi da gigante sotto tutti i punti di vista, peccato che i punti di vista non siano sempre positivi. Restiamo trogloditi con l'atomica o astronauti con la clava e nulla più, come la cronaca ci dimostra ogni giorno.
Il nostro mondo è in mano a folli affaristi e tutti noi paghiamo lo scotto della loro brama di potere, grazie a politici compiacenti o incapaci. La parola pace ha perso il suo significato, diventando sinonimo di scusa per fare la guerra (come prima lo sono state democrazia, libertà e civiltà). Etc, etc, etc.
Quel che più mi sta dando da pensare è il continuo parlare di diritti di un dato gruppo etnico, religioso, sessuale, politico, etc; discorsi che dimostrano l'infimo livello di evoluzione sociale che abbiamo raggiunto. Saremo civili quando si parlerà di diritti delle persone. Diritti universali ed inviolabili, uguali per tutti. Porto qualche esempio. Perché parlare di diritto del disabile di veder abbattute le barriere architettoniche e non del diritto di ogni persona ad accedere ad un luogo pubblico? Perché interrogarsi sul diritto a sposarsi per le coppie omo, anziché parlare del diritto di ogni persona a sposarsi con chi gli pare? Perché parlare di diritti delle donne ad accedere a determinati posti di lavoro o stipendi, anziché parlare del diritto delle persone a raggiungere il massimo livello che la sua capacità e la sua preparazione permette, con stipendio commensurato al livello? Ognuno con le proprie peculiarità, siamo tutti appartenenti alla stessa specie e trovo assurdo che si facciano differenze, soprattutto quando si parla di diritti, creando paradossali situazioni di discriminazione e razzismo da parte di chi lotta per le uguaglianze. Ascoltate bene certi discorsi, magari nei dibattiti pubblici, e capirete cosa intendo.
Siamo tutti persone: parliamo di diritti universali delle persone e smettiamo di fare categorie. Smettiamo di cercare le differenze e concentriamoci sulle similitudini, magari potremmo iniziare un mondo migliore, in cui i risultati della ricerca possano essere a beneficio di tutti. Quando sapremo riconoscerci come parti del Tutto, inizierà la vera avventura umana e il passato sarà ricordato come i tempi della follia.
Ora pensate a quali tecnologie impensabili sono allo studio o in qualche magazzino segreto e chiedetevi chi le sta sviluppando e perché. Pensate a quel che dimostriamo di essere (collettivamente), all'infimo livello sociale che abbiamo raggiunto, al continuo dilagare di fanatismi di vario ordine e genere e alla propensione al cannibalismo e alla mutua distruzione che stiamo dimostrando. Pensateci bene, appena svegli se volete cambiare il mondo e a fine giornata, prima di dormire, pensateci bene prima di prendere sonno.
Se riuscite a dormire: sogni d'oro.
Marco Drvso
1 commento:
meglio non pensare a tante cose... ho appena scoperto il tuo blog, anch'io ne ho uno. a rileggerci...
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