sabato 26 marzo 2016

Wonko l'equilibrato

Wonko l'equilibrato è uno dei personaggi di D. Adams che preferisco, un tizio strambo, che dichiara di sapere che la Terra sia stata distrutta e ricostruita, che parla con assurdi angeli con sandali di gomma e che chiama "il manicomio" ciò che si trova oltre i muri di casa sua.
Difficile non considerare pazzo uno che sceglie di chiamarsi Wonko, si attribuisce il titolo di equilibrato e fa quanto sopra, ma alla fine si scopre che lui è l'unico ad avere ragione (angeli coi sandali inclusi).
A parlare in giro, a leggere l'attualità, etc, si giunge alla conclusione che Wonko abbia ragione: il manicomio è fuori. Viviamo in un mondo di matti, nessuno escluso, per primo il sottoscritto.
Ci sono i pazzi della mente aperta e la gran cultura, che altro non fanno che ripetere i concetti stantii che la loro religione laica impone (dogma che cambia con le contingenze) e vivono secondo schemi così rigidi, da far impallidire il peggior fanatico religioso, battendolo anche in ottusità. A ben vedere, i fanatici di qualunque tipo hanno tratti inconfondibili che li caratterizzano, a prescindere che si tratti del talebano, dello squadrista, del radical chic, etc, trattasi sempre del tipico caso di testa di minchia convinto di aver ragione. In questa gabbia regna sovrano il conformista.
Ci sono i pazzi del vuoto cerebrale, i tipici teledipendenti che vivono per accendere mutui per cambiare telefono tutti gli anni. Su questi ho già detto troppo.
I miei preferiti, i pazzi dell'arrivismo. Non so se siano convinti di vivere in eterno, ma il loro essere in perenne conquista mi suscita un misto di curiosità, perplessità e stima: si rendono la vita un inferno, ma fanno qualcosa; purtroppo spesso a danno degli altri.
I miei sodali nel tunnel dell'apatia. In pratica si vive con la consapevolezza che tutto sia un lento morire, quindi non ci si sbatte. In pratica, siamo morti da vivi.
Vi sono innumerevoli altre tipologie, ma sto diventando prolisso e sono le 4 del mattino....
Invidio i genuinamente pazzi, quelli che vedono il mondo per quel che è, liberi dal condizionamento esterno (per quanto possibile), liberi da paranoie, depressioni, monomanie, che non inseguono qualche inutile balena bianca. I matti col botto che sanno stare ad 1cm dal manicomio, senza entrarvi.
I pazzi che ormai si sono spogliati della pubblica follia e sono andata oltre.

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