venerdì 28 ottobre 2016

Dono magico

A breve sarà il compleanno di mia nipote e sono testimone dell'impazzimento di mia madre e di mia sorella, riguardo il regalo.
Il pregio del legame avunculare è poter ridere di certe situazioni, perché lo zio è simpatico e non ha obblighi, quindi posso stare sulla mia amata torre d'avorio ad osservare la vicenda.
In sintesi: la bimba vuole un regalo che contenga la magia.
Non bacchette, scettri o altri oggetti che richiamino al mondo magico di chi ha poca fantasia, lei vuole la magia, magia che lei stessa ha dichiarato (rubo dal post di fb di mia sorella) esistere anche n un bacio.
Ecco cosa rimpiango veramente di quando s'era bambini, la fantasia che rendeva magnifico questo cesso di mondo. Non fantasia utopistica, ma quella che permette di guardare un magnifico giardino e immaginarvi dentro storie fantastiche, che andavano dal viaggio operoso di un'ape a piccole creature fantastiche che abitavano quel mondo. Una magia semplice fatta di gioia e curiosità, la fantasia che da adulto ti permette di metterti nei panni altrui e di comprendere meglio le dinamiche di questo mondo e nonostante depressione e un cervello che funziona a modo suo ti aiuta ad andare avanti, anche quando vorresti gettare tutto alle ortiche.
La magia esiste in questo mondo e tutti noi ne siamo portatori e vittime.
Ovvio, non mi riferisco alle pratiche più o meno bizzarre, che hanno dato da mangiare a cialtroni per millenni, né al sapere, talvolta iniziatico, tramandato nei secoli, che un bel giorno ha iniziato a chiamarsi scienza (non scordiamo che chimica deriva da alchimia e che i primi scienziati, ancor prima che Galileo stabilisse cosa sia scienza, erano i sacerdoti che studiavano il moto degli astri, i filosofi che guardavano la natura e via discorrendo), né al corpus dell'antica religione persiana, da cui deriva il termine mago (avente presente i magi del presepe?), né astruse pratiche per manipolare il mondo e le persone.
La magia di cui parlo è fascino, fantasia, forte sentire, è il sorriso di una persona, che può essere cara o sconosciuta, il Sole che si riflette sulla rugiada in un mattino freddo di primavera, guardare in silenzio la persona affianco a te che dorme, restare imbambolato, stile ebete, a guardare o ascoltare qualcosa che in quel preciso istante ti cattura e non sai perché. La magia è il momento perfetto, che pochi fortunati arrivano a sperimentare per una manciata di volte nella vita, in cui senti che potresti fermare il tempo e restare in eterno in quell'istante.
Siamo immersi in questa magia, ma in troppi se ne dimenticano, inseguendo sogni preconfezionati, desideri assegnati e sentimenti codificati, col marchio di fabbrica.
A pensarci bene, è tanto che non guardo le stelle.

Marco Drvso

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